Speciale Giorgione Friuli-Venezia-Giulia
Le Valli del Pordenonese e le Dolomiti friulane sono luoghi da scoprire con i ritmi lenti della vita di un tempo: Pordenone e le sue valli ospitano un mix unico di architetture rurali, corsi d’acqua, borghi e boschi da ammirare attraverso scorci sempre diversi. Nello Speciale Giorgione Friuli-Venezia-Giulia, diviso in due parti e in onda venerdì 17 febbraio alle 21 su Gambero Rosso Channel, Giorgio Barchiesi – in arte Giorgione – uno dei cuochi più amati d’Italia, visita queste zone dove si incontrano specialità tipiche di una cucina semplice e contadina.
Prodotti come la pitina, per esempio, salume stagionato che nasce dalla necessità di conservare la carne di selvaggina che superava l’immediato fabbisogno familiare. Oppure il formaggio Asìno, della Val d’Arzino, che viene realizzato a partire dal latte bovino e ha un inconfondibile gusto sapido, quasi piccante, che deriva dal processo di salatura che avviene ancor oggi nelle antiche salmuerie (o saline) di Anduins. Giorgione ci accompagna a scoprire questi prodotti prendendosi anche qualche meritata pausa tra i luoghi più affascinanti della zona, come il Lago di Barcis, famoso per il suo color smeraldo.
Giorgione alla scoperta dei prodotti tipici del Friuli-Venezia-Giulia
Tra i vari prodotti che Giorgione ci porta a scoprire c’è proprio la pitina, salume di origini contadine, nata nelle zone delle valli a nord di Pordenone, nella Val Tramontina e Val Cellina. Rispetto alla versione originale, più grezza, ora la pitina è ingentilita da una parte di grasso di suino che smorza il sapore intenso e selvatico della carne di capriolo, capra o pecora, mentre l’affumicatura è realizzata con legni aromatici, in prevalenza faggio. Nell’Alta Valcellina, che arriva fino al Parco naturale delle Dolomiti Friulane e si estende ai Comuni di Erto e Casso, si può assaggiare la brusaula – o pindulis – sottili strisce di carne secca affumicata, facili da conservare e leggere da trasportare, che gli abitanti tenevano in tasca. Per preparare una speciale versione dei maltagliati, Giorgione utilizza anche il Montasio, formaggio proveniente dalla zona delle Alpi Giulie, di antica tradizione e dal sapore deciso. Un altro prodotto tradizionale è il pestith, nuovo presidio Slow Food che si ottiene dalla macerazione della rapa tonda dal colletto viola e cambia nome a seconda della zona: ad Andreis è chiamato pestì, a Claut, Cimolais ed Erto pestìth, a Casso pestìf, a Barcis pastì.
Nelle sue incursioni tra i produttori locali in cerca di chicche da utilizzare nei suoi piatti, Giorgione si ferma in uno stabilimento per scoprire come vengono realizzati i formaggi della zona: il Formaggio Latteria, il Formadi Frant, un impasto di formaggi semicotti di varia stagionatura sminuzzati, con aggiunta di sale, pepe, panna e latte, che stagiona per circa quaranta giorni, e il Formaggio Asìno, nato anticamente sul Mònt d'Às, nella splendida cornice della Val d'Arzino, immediatamente riconoscibile grazie al suo gusto sapido che in Friuli definiscono salmistrà.
Oltre a questi prodotti tipici, nelle Valli del Pordenonese e delle Dolomiti Friulane si possono trovare anche eccellenze del settore artigiano, come a Maniago, comune famoso per la produzione di coltelli e di arnesi da taglio, attività che risale addirittura al 1453, e sede del Distretto delle coltellerie, formato da nove comuni, e ospita centinaia di fabbri e coltellinai.
Nello Speciale Giorgione Friuli-Venezia-Giulia, l’istrionico cuoco ci racconta le storie dei prodotti tipici della zona, con aneddoti e curiosità, oltre a consigli e ricette per esaltarli e assaporarli.
Giorgione Friuli-Venezia-Giulia va in onda venerdì alle ore 21.00 solo su Gambero Rosso Channel, Sky 133 e 415
