Max Poggi scommette sui giovani talenti
"Ho aperto il mio primo ristorante 30 anni fa a Bologna. Non è stato facile trovare chi credesse in me e mi aiutasse nel mio percorso lavorativo”. È questo lo spunto che ha ispirato Massimiliano Poggi nel promuovere l'iniziativa che, a poche ore dalla pubblicazione sulle pagine social del ristorante, sta già ricevendo numerose candidature. Max Poggi è bolognese, fautore di una cucina che rispetta l'identità locale, ma non si fa limitare da quel tradizionalismo che invece ingabbia tanti ristoranti della città, raggiungendo risultati molto convincenti. Così, oggi, il ristorante che guida a Trebbo di Reno (pochi minuti di macchina da Bologna) si è imposto nel panorama cittadino e nazionale tra le destinazioni gastronomiche che valgono il viaggio. Ma lo chef non dimentica gli inizi, e la gavetta: “Proprio per questo motivo ho deciso di sostenere i giovani talenti mettendogli a disposizione il mio ristorante”.
Cucina aperta per i cuochi under 30. Il futuro di Bologna
Come? Offrendo a qualcuno di loro, i più talentuosi tra le candidature che arriveranno nelle prossime ore all'email del ristorante, l'opportunità di prendere per una sera le redini della sua brigata: “Abbiamo deciso di lasciare loro un luogo in cui esprimersi liberamente: il nostro ristorante. Un palcoscenico in cui esibirsi, con il supporto della nostra brigata, facendo assaggiare un proprio menu agli ospiti. Un "take-over" delle cucine di Massimiliano Poggi per una serata di espressione gastronomica libera, creativa e aperta”, recita l'appello a partecipare. La chiamata è rivolta ai cuochi under 30 (o che abbiano appena compiuto 30 anni) dell'Emilia Romagna, ma l'iniziativa è anche un modo per promuovere la città di Bologna e le potenzialità della sua cucina, alimentando quel cambio di passo auspicabile per movimentare una scena ristorativa rimasta seduta per molti anni (anche se oggi sono diverse le giovani realtà in fermento): “Siamo convinti che il rilancio della ristorazione cittadina passi proprio attraverso i giovani talenti del territorio”, spiega ancora lo chef “Speriamo che questo talent possa in qualche modo facilitare il percorso e dare loro la giusta motivazione per proseguire la carriera. Il prezzo sarà politico, perché ciò che più ci interessa è portare avanti un progetto che speriamo possa diventare un appuntamento fisso con 7-8 serate ogni anno. E crediamo anche che questo sia un modo per mostrare quanti bravi e giovani cuochi ci sono nel nostro territorio, e quante cose ha da offrire la nostra ristorazione, spesso e ingiustamente sottovalutata."
Il regolamento
Si inizia con un ciclo di quattro appuntamenti, la prima cena si terrà il 23 marzo, le altre tra aprile e maggio. Per partecipare è necessario inviare la propria candidatura alla email di riferimento o tramite i canali social del ristorante, raccontando un po' di sé, della propria visione di cucina, delle esperienze pregresse. Fondamentale è avere qualche esperienza lavorativa all'attivo. Le candidature saranno vagliate personalmente da Massimiliano Poggi, ognuno riceverà un feedback. Ognuno dei cuochi selezionati potrà poi proporre il proprio menu, un percorso di quattro portate (antipasto, primo, secondo, dessert), con l'obbligo di realizzare un primo piatto che valorizzi la pasta ripiena, come omaggio alla tradizione bolognese, ma con la libertà di rielaborare il tema. Le cene saranno aperte al pubblico al costo di 70 euro vini inclusi (e gli ospiti riceveranno anche un paio di assaggi firmati da chef Poggi), chi parteciperà a tutti gli appuntamenti potrà far parte della giuria in occasione della quarta cena. Sì, perché il lavoro dei giovani cuochi sarà valutato, ogni sera, da una giuria di giornalisti ed esperti del settore (tre figure fisse del territorio, e un ospite sempre diverso). Uno di loro, dunque, potrà aggiudicarsi il premio finale, ancora top secret, “legato alla cucina e alla nostra città”. Chi vuole partecipare?
Per inviare la propria candidatura [email protected]