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Solidando a Milano e il pane fresco
Dal 2017 Solidando rappresenta un porto sicuro per tutte le famiglie in difficoltà di Milano. Si tratta di un supermercato solidale nato grazie all’Associazione Ibva (Istituto Beata Vergine Addolorata), l’ente no profit che ha creato un negozio dove le persone meno abbienti possono recarsi a fare spesa senza spendere soldi. Un supermercato speciale in via Santa Croce, proprio a pochi passi dalla sede di Emergency, dove fare acquisti con una tessera gratuita, disponibile per tutte le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Che ora possono rifornirsi anche di pane artigianale fresco, grazie al nuovo laboratorio di panificazione nato a maggio 2022, gestito da panettieri volontari non professionisti, che hanno imparato le basi dell’arte bianca per contribuire al progetto. Si chiama Panificando la nuova attività in cerca di collaboratori: chi vorrà unirsi alla squadra di fornai, sarà il ben accetto (potrebbe essere un’occasione utile per imparare un mestiere, oltre che fare del bene).
Il mercato solidale e il social gap
“A Solidando al momento sosteniamo circa 830 famiglie, oltre tremila persone, di cui 660 ucraine”, ha spiegato il direttore Matteo Ripamonti. Di queste, sono 235 le mamme arrivate dall’Ucraina con 36 dei loro bambini di età inferiore ai 3 anni. “Famiglie che qui possono fare la spesa gratuitamente, utilizzando la tessera a punti. Ci sono tanti minori e anche per questo un nostro cruccio fin dall’inizio è stata, oltre alla quantità, la qualità di cibo offerto”. L’obiettivo? “Ridurre il più possibile il cosiddetto food social gap, ossia il fenomeno per cui a mangiare bene sia soprattutto chi se lo può permettere”. Un progetto che rivendica il diritto al cibo di qualità, “che deve essere di tutti”. A contribuire alla realizzazione del laboratorio, Autogrill, che ha donato i macchinari necessari per la panificazione, dall’impastatrice al forno, celle di lievitazione comprese. “Iniziamo producendo 100 chili di pane, ma potenzialmente possiamo arrivare a farne cinque volte tanti”, ha commentato Giulia, una dei trenta volontari che hanno scelto di donare il loro tempo alla causa.
Panificando, l’arte bianca dei volontari
Tutti i volontari hanno seguito un corso di formazione di un mese e mezzo per un totale di trenta ore, e tutti coloro che volessero unirsi al gruppo potranno imparare le basi della panificazione. Non c’è bisogno, infatti, di avere esperienze precedenti: Giulia nella vita faceva tutt’altro, “mi sono sempre occupata di comunicazione, da un anno sono in pensione e ho più tempo libero. Quando ho saputo di questa possibilità ho immediatamente dato la mia disponibilità”. A fare lezione, gli stessi esperti di Autogrill, che hanno spiegato come utilizzare al meglio le macchine, la loro manutenzione, i dosaggi e le norme di sicurezza. “Ci siamo divisi i turni e ci alterneremo di settimana in settimana così da assicurare continuità nella produzione”. Un’iniziativa lodevole, che ha come protagonista il prodotto più nobile della tavola, come ha spiegato anche l’associazione Ibva: “Distribuiamo cibo a chi ne ha bisogno dal 2017, ma il pane è un’altra cosa. È il simbolo stesso della vita in comune, è impossibile staccare il valore materiale da quello simbolico della preparazione. Impossibile non pensare che fare il pane e distribuirlo significhi un pochino costruire una comunità”.
a cura di Michela Becchi