Gnammo
Gnammo è ormai un nome familiare per i cuochi amatoriali che amano sperimentare ai fornelli e condividere le proprie ricette. La startup incubata presso l'I3P del Politecnico di Torino è da anni considerata unanimemente il più grande e attivo portale italiano dedicato alla ristorazione alternativa e agli eventi conviviali casalinghi. Permette a chiunque, semplice appassionato o più esperto, di organizzare eventi food in casa propria condividendo i posti a tavola con gli altri membri della community. Gian Luca Ranno, Cristiano Rigon eWalter Dabbicco – ideatori della startup – continuano a sviluppare idee e progetti anno dopo anno.
Il social eating
Quello degli home restaurant, come vi avevamo raccontato qui, è un vero e proprio esercito. Solo nel 2014 sono stati organizzati circa 37 mila eventi social eating. Milano, Roma e Torino sono le città più attive, tanto da spingere i ristoratori a chiedere una sorta di regolamentazione per questo fenomeno, con conseguenti polemiche in merito. Nella classifica dei fatturati e della spesa procapite, una ricerca Confesercenti ha evidenziato una spesa media di ben 23,70 euro a testa, con la Lombardia che, da sola, fa registrare il 24,6% degli ospiti. Home restaurant e social eating “sono un legittimo fenomeno di mercato, ma occorre tracciare una linea di demarcazione chiara e netta tra ciò che definiamo sharing economy e ciò che invece è attività imprenditoriale a tutti gli effetti”. Queste erano state le parole di Esmeralda Giampaoli, presidente di Fiepet Confesercenti.
La guida
Intanto Gnammo ha pubblicato nella collana Foodexperience (editore CEF Publishing) un libro per raccontare questo fenomeno in costante crescita. Sono oltre 180mila gli utenti registrati da tutta Italia che hanno deciso di provare il social eating attraverso la piattaforma Gnammo, e ora è tempo di fornire loro una guida.
Si chiama Social eating. Guida della community gastronomica Gnammo ed è il primo libro dedicato allo sviluppo degli home restaurant nel Bel Paese, presentato a Torino in occasione del Salone internazionale del Libro. Per Gian Luca Ranno il social eating rappresenta “l'opportunità per tante persone di mettersi in gioco, cucinando per sconosciuti con lo spirito di socializzare attraverso il cibo”, ed è proprio questo che il volume vuole mettere in luce, raccontando “come la sharing economy stia offrendo la possibilità di sviluppare nuove tendenze e nuovi modi di incontrarsi”. Menu proposti dai cuochi, commenti degli ospiti, ricette casalinghe ed esperienze dirette dei partecipanti e degli iscritti alla rete di Gnammo sono i contenuti che arricchiscono le pagine di questa insolita guida.
a cura di Michela Becchi