Soave, positivi i primi quattro mesi. Ora il Consorzio scommette sul paesaggio e celebra la sua prima preview

23 Mag 2014, 08:10 | a cura di
Dal 22 al 24 maggio il Consorzio del Soave lancia il Soave preview 2013. Un'anteprima che intende tracciare la rotta della denominazione veronese nel prossimo futuro, e con qualche sorpresa, come la liberalizzazione del tappo a vite.

Il 2014 potrebbe chiudersi a quota 420 mila ettolitri, lievemente al di sopra di 417mila hl imbottigliati nel 2013. La stima è del Consorzio del Soave, durante "Soave preview 2013" nell'ambito di Volcanic wines (la prima anteprima del Consorzio, 22-24 maggio), sulla base dei dati dei primi quattro mesi dell'anno, che indicano per la denominazione veronese (60 milioni di bottiglie, con un giro d'affari da 150 milioni di euro) una stabilità che fa ben sperare. "Siamo in una condizione di mercato simile a quella dello scorso anno" commenta il direttore del Consorzio, Aldo Lorenzoni "in linea con i consumi storici degli ultimi cinque anni. Pertanto, siamo soddisfatti perché il sistema dimostra buona tenuta ed equilibrio". Il 2014 è l'anno della gestione delle fascette, una sfida che i produttori hanno raccolto non senza qualche mal di pancia: "Ci servirà a conoscere esattamente quante bottiglie sono sul mercato e dove vanno" (30 milioni di pezzi sono imbottigliati fuori zona). Altro tassello è la liberalizzazione del tappo a viteanche per le tipologie della Docg: "Percorso iniziato nel 2003, tra tante diffidenze, e giunto al termine con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: alla fine i produttori hanno capito". Il Consorzio di tutela, che in un quinquennio si è di fatto trasformato in una sorta di agenzia di promozione per il territorio ("le quote associative non coprono i costi di gestione") scommette ora sui valori della sostenibilità: da maggio le aziende possono chiedere una green label, etichetta verde posta nel retro della bottiglia, che esprime un indice di impatto ambientale dal vigneto al consumatore finale, basandosi su un valore ottenuto coi dati di 1500 aziende in più di 2 mila ettari. Prosegue anche il progetto di irrigazione di soccorso nell'area classica: "Stimiamo un costo di 12 mila euro per ettaro per la costruzione degli impianti". Ed è appena partito il progetto Soave wine park: "Valorizzeremo il paesaggio, a costo zero, trasformando l'area vitata, coi suoi percorsi, vie e corsi d'acqua in un territorio da vivere, non solo dove si produce. Prima, però, i nostri tremila viticoltori/giardinieri devono convincersi ed essere orgogliosi della propria identità".

Box
Il profilo del Soave 2013 in anteprima:
Giovanni Ponchia (enologo): il 2013 si caratterizza per sentori di agrume verde, non presente nelle annate calde; interessante la nota floreale con biancospino e sambuco (tipici della Garganega); al gusto la sapidità è evidente e fa da contraltare alla sensazione della mandorla amara in chiusura.

a cura di Gianluca Atzeni

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