L’obiettivo principale è di offrire qualità, i prodotti sono tutti del territorio e i fornitori, locali, sono stati attentamente selezionati. Solo in seconda battuta vuole abbattere i pregiudizi. Ecco Assurd, la pucceria che sta per aprire i battenti a Potenza. La notizia è de Il Quotidiano della Basilicata e racconta la storia di due ragazzi down che, con l’aiuto di un operatore e di un sociologo, sono riusciti ad aprire una cooperativa, Riccodentro, e un locale dedicato al tipico panino imbottito: la puccia. Ma le difficoltà, a differenza di quel che si potrebbe pensare, non sono arrivate dai pregiudizi sulla condizione dei due soci down. D’altronde altre esperienze, e il loro successo, hanno già dimostrato pienamente che è in primo luogo “la società a rendere disabile”. Si parla del caso della Trattoria degli Amici, l’avventura romana che la Comunità di S. Egidio ha avviato già da qualche anno nel quartiere storico di Trastevere. In questa trattoria, infatti, sono i ragazzi down a occuparsi dell’accoglienza, a servire ai tavoli, a consigliare i dessert come gli abbinamenti con i vini. E tutto fila liscio.
Ma aprire oggi significa anche scontrarsi con norme e limiti. Spesso a decretare la chiusura di un locale, prima ancora che apra i battenti, sono le lungaggini burocratiche. Eppure si tratta di luoghi deputati alla creazione di ricchezza, non solo per i proprietari, e di posti di lavoro. Vincoli e cavilli, oltre a smorzare entusiasmo e passione, rappresentano dei costi ingenti che non sono appianati dalle entrate. L’accesso al credito è ormai un miraggio e la scelta di servire alimenti di qualità, a prezzi umani, non sempre aiuta a sanare i rossi dovuti all’investimento iniziale. Assurd ne è un esempio. Il nome è stato scelto proprio per esorcizzare tutta la fatica che è costata l’apertura e per dare speranza a chi voglia intraprendere una strada simile. La pucceria potentina sta aprendo grazie al sostegno e all’aiuto concreto di chi ha creduto in quest’avventura. “Siamo circondati da decine di amici e parenti” si legge nell’articolo, “che, ciascuno per la propria competenza e capacità, ci ha dato una mano, dalla campagna di comunicazione, agli insegnamenti ai fornelli, fino all’opera di pitturazione. Poi, però, tutto il resto è costato fatica, a volte davvero troppa. Quanta burocrazia, quanti limiti. Il nome del locale nasce anche da questo, situazioni assurde, davvero”. Fermo restando che la legge deve tutelare il consumatore dai rischi derivanti da pratiche scorrette, ad esempio, di conservazione e somministrazione degli alimenti, è vero anche che deve incentivare e sostenere chi decide di creare occupazione e ricchezza, soprattutto se è giovane, se punta all’integrazione, se mira alla preservazione e divulgazione delle tradizioni e se lo fa al sud.
Assurd | Vico Stabile 10 | Potenza