La manifestazione: gli obiettivi
Sono stati oltre 3mila i visitatori che lo scorso anno hanno partecipato allo Showrum di Roma, festival dedicato al mondo del rum e della miscelazione ideato dall'esperto e unico membro italiano dell' International RumXP panel, Leonardo Pinto con la collaborazione di Isla Rum (azienda da lui fondata nel 2004) e SDI Group. Per la sua quarta edizione, l'evento si preannuncia con un'agenda fitta di masterclass e seminari, sempre con lo stesso obiettivo: “Creare uno spazio in cui l'intera filiera del rum, dal produttore al master blender, fino ad arrivare al consumatore finale, possa riunirsi per diffondere la cultura di questo prodotto, la sua storia, i processi tecnologici che coinvolge e le sue svolte per il futuro”, commenta il direttore. Una vera e propria manifestazione culturale che punta ad approfondire il tema della miscelazione ma ancora di più quello delle tradizioni, usanze e della storia del rum. Workshop, degustazioni, forum, seminari: il cuore dell'evento è il confronto con gli esperti, quello fra appassionati, lo scambio di informazioni e conoscenze.
Le degustazioni e i forum
Sono ben due infatti le linee di seminari previste per l'occasione: “La prima riguarda il settore dei bar, della mixology e tutto quello che ruota attorno al mestiere del bartender, dalla scelta del ghiaccio alle tecniche di bar management. La seconda invece è dedicata a chi lavora con il rum pur non miscelandolo, quindi enoteche, ristoranti e locali che si limitano alla somministrazione e vendita. In questo caso si affronteranno i temi legati alle legislazioni, le tecniche di degustazione e il servizio”. E poi masterclass focalizzate interamente sull'analisi sensoriale per imparare a distinguere le diverse tipologie di rum e riconoscerne pregi e difetti. L'area espositiva dello Showrum sarà infatti distinta in 4 macro-aree: rum tradizionali, agricole, cachaca e imbottigliatori indipendenti. Ma come si arriva al prodotto finale? Aziende produttrici, master blender e professionisti del settore sono pronti a raccontare l'intero processo che sta a monte della filiera, con particolare attenzione al tema della distillazione. Attenzione alta anche alla classificazione merceologica, al ruolo che il rum ricopre all'interno del mercato dei distillati e ai possibili risvolti futuri di questo prodotto da un punto di vista economico e commerciale. Un distillato che, specialmente negli ultimi anni, sta catturando sempre più la curiosità di consumatori e appassionati e che sta vivendo una vera e propria evoluzione a livello di comunicazione e marketing.
Gli abbinamenti e il temporary bar
Last but not least, l'abbinamento del rum ai prodotti gastronomici, a cominciare da un grande classico come il cioccolato – offerto da Venchi – per arrivare a veri e propri piatti studiati per l'occasione per proporre il distillato a tutto pasto. E poi, per chi vuole concedersi un piacere extra, l'immancabile accoppiata rum/sigaro. Ultima importante novità per il temporary bar della fiera: 4 locali di livello da diverse regioni di Italia si uniscono a 4 dei migliori cocktail bar della Capitale per un'offerta ampia e variegata: Jerry Thomas con1930 di Milano, Scuderie del Colle con Quantobasta di Lecce, Banana Republic con L'Antiquario di Napoli e Freni e Frizioni con Mad Dog di Torino. Ma se non siete abituati a bere, non temete: per arrivare preparati allo Showrum, a partire dal 28 settembre inizia la Cocktail Week, una settimana all'insegna del bere miscelato che coinvolge 13 bar di Roma che, in attesa dell'evento, prepareranno un signature drink a base di rum.
Showrum 2016 | Roma | via Giorgio Zoega, 59 | 2-3 ottobre 2016 | www.showrum.it
a cura di Michela Becchi