Mangiare a Torino. Ce n'è per tutti
Elegante e riservata, lontano dai riflettori milanesi e dalla girandola di aperture, trasferimenti e chiusure improvvise che sta vivacizzando il panorama romano, Torino è pur sempre una capitale del cibo importante nella geografia dell'Italia gastronomica, forte di una tradizione di origini regali (si pensi all'arte dolciaria o a quella del cioccolato), costumi borghesi di vecchia data che rivivono nei caffè del centro, grandi materie prime, libertà di pensiero e mentalità imprenditoriale. Agli ultimi due punti fanno capo progetti “illuminati” come la caffetteria Orso - già punto di ritrovo per gli amanti del caffè alternativo - come Laleo e il suo comfort food da passeggio, ma anche il nuovo volto della Galleria Umberto I o le vinerie con cucina del Quadrilatero.
Sfood. Anticonvenzionale e “ribelle”
E anche all'ombra della Mole c'è spazio per quel fronte salutista che è destinato a imperversare sulle scelte alimentari degli italiani (e non solo) ancora a lungo. Almeno a guardare il numero considerevole di locali veg, cruelty free, healthy e bio che stanno aprendo nelle principali città della Penisola. A Torino è la volta di Sfood, aperto da qualche giorno in centro città. Un ristorante vegano che riassume la sua identità nell'incontro tra Soul e Food, cibo per l'anima pronto a trasformarsi all'occorrenza in Super food, Semplice e Supremo, per continuare a giocare con la “s”, che è anche la formula per una rivoluzione che s-fascia e s-veste il cibo.
Contro tutti i luoghi comuni sull'alimentazione, e persino contro quel salutismo a tutti i costi che gli ideatori del progetto – Luca Col e Adriano Cirillo - vogliono scongiurare. Loro sono due soci piemontesi con il pallino per la ristorazione non convenzionale, che provveda al benessere dell'ospite al di là della semplice proposta gastronomica, chiaramente cruelty free.
Uno spazio, tanti obiettivi. E cucina vegana
Lo spazio di Sfood quindi ospiterà conferenze, musica, showcooking, esperienze olistiche, approfondimenti su yoga e spiritualità, incontri con nutrizionisti, degustazioni insolite, come quella di prodotti a base di canapa. Per il resto parla la cucina (a vista), che porta in tavola ingredienti stagionali e a km 0, interpretando piatti tipici della cucina piemontese e ricette della tradizione italiana in chiave vegana, dal burger ai formaggi vegetali, dalle pietanze crudiste agli estratti di frutta e verdura, al pane artigianale. Anche da asporto. Ambiente raccolto, materiali naturali e pallet riciclato, trenta coperti in tutto. Il locale ospita anche un negozio cruelty free, dai prodotti alimentari all'abbigliamento.
Con un progetto consapevole e maturo alle spalle: l'idea di Sfood è nata più di due anni fa, come progetto di alimentazione vegana a 360 gradi. E oggi punta a diffondere il verbo attraverso il franchising, mentre testa l'accoglienza del pubblico di Torino.
Sfood | Torino | via degli Artisti, 20 | www.sfood.it