Mostacciano è uno di quei quartieri che, una volta che impari a conoscerlo, difficilmente lasci. Una zona residenziale tranquilla a sud di Roma, dove in pochi avrebbero scommesso su un simile arrivo. Ma è proprio così che, gastronomicamente parlando, si riqualificano i quartieri: serve qualcuno che ci creda, e che abbia il coraggio di investire in un posto sì bello ma non ancora in fermento dal punto di vista ristorativo. Lo hanno fatto Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo, coppia nel lavoro e nella vita che ha scelto di aprire qui il nuovo format dedicato alla loro personale interpretazione della pizza romana.
TAC, la pizza romana di Seu a Roma
La tonda bassa e croccante, prodotto che convince sempre di più pizzaioli e consumatori, che il pizzaiolo aveva già sperimentato 2017 al Capanno di Ostia, il litorale romano dove è nato e cresciuto. Fin da subito gli intenti erano stati chiari: quello di Ostia sarebbe stato solo un banco di prova per un progetto più strutturato, maturato nel tempo, che ora si appresta a prendere forma. TAC – Thin and Crunchy aprirà i battenti al pubblico il 24 gennaio, in uno spazio ampio e moderno che conta in tutto 80 coperti.
Varcando la soglia del nuovo ristorante si ritrovano degli elementi in comune con Seu Pizza Illuminati, la sede di via Bargoni che oggi offre una pizza che cattura l’anima del cibo ed è tra le migliori pizzerie italiane secondo la nostra guida. Lo spazio, però, qui è più ampio: 400 metri quadri con vetrate che illuminano la sala, un bel bancone bar (qui, al contrario dell’altra pizzeria, non si mangia, ci si concede un bel drink prima di proseguire con le pizze) e un forno a vista.
Look contemporaneo per pizze alla romana
Elementi in comune, dicevamo, ma anche molte differenze. L’anima è la stessa, ma il format cambia, e così anche il design. Contemporaneo, ancora più pop, coloratissimo e vivace come l’infaticabile coppia che è dietro il progetto: tra carte da parati dal look vintage e sgargiante, tanti tocchi di rosa, e un bel pavimento stile retrò qui si entra in uno spazio creativo, prima ancora che in una pizzeria. A curare il tutto, l'architetto Valerio Scaccia, già autore del progetto Seu (e altri grandi nomi del panorama gastronomico della Capitale): «Ormai è diventato un membro della famiglia» spiega la coppia, «ha realizzato anche casa nostra, e ora la nuova pizzeria, che è un po' una seconda casa». E per i più esigenti, c’è anche la possibilità di cenare – su prenotazione – nella saletta privata da 8 persone.
Al piano inferiore, un super laboratorio con una sala dedicata interamente alla macchina impastatrice: «Qui è dove avviene la magia» racconta Pier Daniele Seu orgoglioso. L’emozione è palpabile, del resto si tratta di una nuova avventura che è un po’ anche un ritorno alle origini, a quella pizza romana che per l'artigiano è stato il primo banco di prova di fronte a un forno.
Le pizze romane di Seu
Tutta torna, insomma, ma in forma evoluta. Sulle materie prime si va sul sicuro, grazie alla rete di fornitori su cui da tempo può contare Seu, e il menu sarà come sempre completo tra gusti tradizionali e innovativi, «anche se qui daremo più spazio alle pizze gourmet, iniziando con i nostri cavalli di battaglia» ma poi i menu di Seu e TAC saranno sempre diversi, «così da offrire due proposte complementari».
Margherita e Funghi Rossa non mancheranno, e ci saranno anche la Valeria – provola, prosciutto cotto arrosto, patate arrosto e parmigiano reggiano, la Miseria e Nobiltà (patate al burro e cipolla, fiordilatte, crema di aglio nero, tartufo, cipolla essiccata e chips di cavolo nero) e tante altre pizze stagionali e in continuo cambiamento. Spazio, poi, alla pizza al padellino, con pollo fritto e cicoria oppure puntarelle e mortadella, senza dimenticare le celebri pizze dolci (se ancora non le avete provate, fatevi questo regalo) e i fritti.
Vini naturali e qualità del lavoro
Si beve bene e sempre più al passo coi tempi. Tra la 70ina di referenze in carta, tantissimi vini naturali, «rifermentati e altri prodotti che attualmente rappresentano il modo di bere a Roma», spiega Valeria. La squadra di Seu, così, si divide. Ma i dipendenti non ne risentono, anzi: i turni sono stati pensati proprio per permettere di conciliare al meglio la vita privata e il lavoro, «li programmeremmo in modo da dare a tutti 2 giorni liberi a settimana», continua Valeria. L’intenzione, poi, è di aprire in futuro anche a pranzo, nel weekend: «Vogliamo dare a tutti la possibilità di festeggiare compleanni o pranzi in famiglia, ci piace l’idea di essere vissuti come una vera pizzeria di quartiere». Quel punto di riferimento imprescindibile che, in questo caso, non scende a compromessi sulla qualità.
TAC – Thin and Crunchy – Roma – via Fiume delle Perle, 136 - facebook.com/TACThinAndCrunchy/ - apertura il 24 gennaio
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