Un tempo, era l'antica capitale dell'arte bianca, grazie al clima mite favorito dalla strategica posizione alle pendici del Vesuvio, nell'insenatura più interna del golfo di Napoli, tanto che contava circa 120 pastifici. Oggi, nel piccolo Comune di Torre Annunziata è rimasto solo Pastificio Setaro, azienda di qualità che da 80 anni si impegna a realizzare paste artigianali di livello.
Pastificio Setaro, 80 anni di storia
Spegnerà le 80 candeline il prossimo 2 giugno, con una serata di gala per clienti e fornitori alla Cantina del Vesuvio, celebrando un successo duraturo che ha resistito anche nei momenti più difficili. Una storia iniziata nel '39 con nonno Nunziato, che ha creduto fin da subito nel progetto: dopo il fallimento di tanti laboratori per via dell'avvento dei grandi gruppi industriali, ha acquistato il pastificio con l'obiettivo di mantenere viva l'antica tradizione del paese.
La famiglia Setaro
Subentrano poi i figli e i nipoti, Vincenzo, Nunziato e Giovanni - attualmente alla guida dell'azienda - che proseguono l'attività dedicandosi alla preparazione della pasta artigianale quella essiccata lentamente a bassa temperatura. “Siamo gli unici ad aver resistito tutti questi anni”, racconta Vincenzo, “perché alla base del nostro lavoro, oltre alla tecnica, c'è una grande caparbietà”, segno distintivo della famiglia.
Pastificio Setaro: i macchinari e la distribuzione
Oggi, il pastificio si affida ancora a due macchinari degli anni '30, nello stabile dell'Ottocento in pietra lavica, “perfetta per assorbire l'umidità durante la fase di essiccazione”. La pasta prodotta viene distribuita in tutta Italia solo in piccole botteghe di nicchia, negozi specializzati, gastronomie ed enoteche, “proprio perché vogliamo promuovere i mestieri più antichi, che sono parte della nostra storia”.
La vendita all'estero
Niente grande distribuzione, quindi, ma molte forniture anche all'estero, in Europa, America, Giappone. Negli anni, infatti, la fama del pastificio è approdata anche al di là dei confini nazionali, dapprima tramite il passaparola, e poi grazie a una comunicazione mirata, “il settore si sta evolvendo, è necessario gestire al meglio le pagine social e il sito web”.
Un successo lungo 80 anni
Cambiano i tempi, ma non le abitudini e l'amore degli italiani per la buona pasta. “I nostri primi clienti hanno influenzato i loro figli, che a loro volta hanno tramandato il consumo della pasta Setaro alle loro famiglie, e così via”. A Torre Annunziata, infatti, quello di Setaro è un marchio di garanzia per tutti gli amanti del gusto.
L'essiccazione naturale
Alla base della pasta (disponibile in più di 100 formati), farine di semola e grani italiani, “che acquistiamo da un mulino pugliese”, oltre a un'essiccazione rigorosa effettuata in sale apposite, “dove possiamo modificare tempi e modalità per ogni formato, da quelli più piccoli ai cannelloni”.
I formati
Spaghetti, penne, rigatoni, paccheri: a 80 anni dalla nascita dell'azienda, sono ancora i formati classici i più richiesti dai consumatori. Ma non sono da meno quelli tipici della tradizione campana, come le candele lunghe, “da spezzare a mano e utilizzare per timballi e primi piatti corposi”, rituale un tempo riservato al pranzo della domenica.
I numeri
Nella squadra Setaro, lavorano 12 persone in tutto, per una produzione totale di circa 20 quintali di pasta al giorno. A ogni formato, naturalmente, il suo abbinamento: gigantoni e lumaconi sono più indicati per essere farciti e cotti in forno, “strozzapreti e capricci per sughi robusti”, ruote per insalate di pasta fresca, spaghetti e calamarata per sughi di pesce. Ma, come sempre, quando si tratta di pasta non c'è limite alla fantasia.
Pastificio Setaro – Torre Annunziata (NA) – via Mazzini, 47 - setaro.it
a cura di Michela Becchi