Tra ottobre, mese di passaggio, e il “triste” novembre, ora le mele sono indubbiamente protagoniste. Ancora l’autunno non si sprigiona in tutta la sua varietà, ma siamo nel periodo perfetto per le mele. Inoltre, dato che di grandi occasioni festaiole e conviviali non se ne vedranno fino a dicembre, questo cocktail rappresenta anche una buona scusa (se mai ce ne fosse bisogno!) anche per stappare una bottiglia di Champagne. Serendipity è un drink nato a metà degli anni ‘90 inventato da Colin Field, storico barman dell’American Bar del Ritz di Parigi. Questo cocktail mette insieme il succo di mela limpida con la freschezza della menta, il tocco deciso del Calvados (per non dimenticare che le mele vanno anche bevute, non solo mangiate) e, naturalmente, lo Champagne. Il risultato? Un drink poco conosciuto e pericolosamente assuefacente.
Il cocktail che unisce semplicità e classe
Serendipity è uno dei più brillanti casi (ed esempio) di unione perfetta tra la semplicità e la classe. Il nome poi è perfetto: cos’è la serendipity? È il trovare quel qualcosa che stavi cercando ma che non sapevi che stavi cercando. Consigli per l'esecuzione? Beh, non perdete l'occasione: aprite uno Champagne, anche se - certo - potete anche utilizzare un buon Metodo Classico, ma gli togliereste quel tocco di meritata opulenza che appunto bilancia e gioca con la semplicità. E, no! Non potete assolutamente usare un Prosecco.
Serendipity, la ricetta di Julian Biondi
Ingredienti
1 bustina di zucchero
30 ml di Calvados
12 foglie di menta
Angostura
90 ml di succo di mela limpido
Champagne
1 ciuffo di menta
In un bel bicchiere capiente (un tumbler alto) versare una bustina di zucchero, 30 ml di Calvados, una dozzina di foglie di menta e massaggiarle in fondo al bicchiere, senza pestarle (io qui aggiungerei anche qualche goccia di Angostura, ma è una licenza poetica). Riempire di ghiaccio il tumbler, aggiungere 90 ml di succo di mela limpido assolutamente non dolcificato e colmare il bicchiere con lo Champagne. Guarnire con un bel ciuffo di menta.