Sicuramente la rete agevola di molto l'attività per reperire materie prime, tipiche o ingredienti. Che si cerchino spezie rare o prodotti tradizionali di un determinato luogo, la via più facile è rivolgersi ad un sistema e-commerce. Ci si collega al portale, si sfoglia il catalogo e si ordina. Quello che fino a poco tempo fa era dedicato al settore non alimentare, per un'evidente questione di deperimento del prodotto, ora sta prendendo piede anche nel food&beverage. La tendenza di andare incontro al cliente si era già delineata con la politica di Metro cash&carry. Il distributore all'ingrosso dedicato all'Horeca ha già da qualche tempo istituito la figura dell'assistente personale a cui il gestore di un locale può rivolgersi nel fare l'ordine e farselo spedire direttamente. In più l'assistente tiene conto delle scorte di magazzino e avvisa il gestore su nuovi arrivi o esaurimenti in vista.
Ma ora si è fatto un passo in più. La filiera distributiva è stata ulteriormente accorciata. L'offerta è rivolta sia ai professionisti che al pubblico di privati. Nel primo caso ad esempio è nato Chef Bazar, un portale di e-commerce esclusivamente rivolto ai cuochi. Nel catalogo sono presenti ingredienti di tutti i tipi, compresi quelli di difficile reperibilità o quelli freschi. Il portale propone ingredienti liofilizzati, sia in polvere che in pezzi, una linea di caviali sferificati e incapsulati, olio extravergine d’oliva incapsulato disponibile in sei varianti e altro ancora. La figura dello chef che sia alza all'alba per andare a scegliere pesce, frutta, carne o verdure, si sta sostituendo a quella dello chef che ordina da smartphone? Vedremo.
E poi ci sono gli e-commerce che nascono dall'unione di vari produttori locali come Colli Orientali. Un gruppo di agricoltori friulani si è riunito e ha messo in vendita prodotti che difficilmente si trovano sugli scaffali della grande distribuzione. La piattaforma si presenta come una vera e propria vetrina dedicata alla promozione delle aziende associate rivolta a turisti ed amanti dei prodotti artigianali della terra, partendo dal vino per arrivare ai dolci, dalle grappe al miele.
Insomma, il prodotto resta nel territorio ma sfrutta una vetrina virtuale per raggiungere i clienti. E poi c'è la questione prezzi. Eliminando il passaggio intermedio della filiera distributiva (e i distributori non saranno affatto contenti), a gravare sul costo del prodotto sono solo le spese di spedizione.