Dal 6 al 9 maggio, in concomitanza con Milano Food City, va in scena alla Fiera di Rho la quinta edizione del summit ideato da Marco Gualtieri, che mette in comunicazione innovatori e rivoluzionari del cibo, rappresentanti politici e studenti sulle prossime sfide del sistema alimentare globale.
Il confronto sul futuro del cibo coinvolge l'Africa
Quali saranno le tecnologie del futuro? A che punto è l'innovazione nel settore del food? E quali sono le linee guida da seguire? La carne sul fuoco è tanta, e Seeds&Chips come ogni anno cercherà di dare delle risposte. “I giovani e i leader da tutto il mondo discuteranno del futuro del cibo e quindi del pianeta uniti dagli obiettivi posti dai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (SDGs) – ci anticipa Marco Gualtieri - Inoltre, nel corso dell’anno abbiamo svolto un lavoro straordinario in Africa, un territorio magnifico che non può e non deve stare fuori dal dibattito sul futuro del cibo: le economie occidentali e quelle del continente africano devono interagire per valorizzare al meglio il potenziale umano dell’Africa, ovvero il continente più giovane del pianeta quanto a età anagrafica della popolazione. Non si può parlare del futuro del cibo senza avere l’Africa seduta al tavolo della discussione”.
I protagonisti africani
In linea con quanto auspicato da Gualtieri, al summit ci sarà un'autorevole rappresentanza istituzionale del continente africano, con un padiglione dedicato nell’area espositiva e con la presenza, come speaker, di personalità del calibro di Sarah Mbi Enow Anyang Agbor, Commissaria per le risorse umane, la scienza e la tecnologia dell’Unione Africana, e Olusegun Obasanjo, ex Presidente della Nigeria insieme ai rappresentanti del Forum dei Re, l’organizzazione che riunisce Principi, Sceicchi e leader dei paesi africani attorno ai temi della pace, dello sviluppo economico e della cooperazione socio-culturale; oltre a investitori, imprenditori e innovatori.
La sfida della sostenibilità e gli speaker principali
Altro tema caldo e sempre di attualità è senza dubbio la sostenibilità (è il nuovo business?). E a discutere degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti dalle Nazioni Unite e della salvaguardia del futuro dell’umanità e del Pianeta, ci saranno leader e giovani provenienti da tutto il mondo: dall’attore Alec Baldwin, impegnato attivamente in campagne in favore dell’ambiente e della sostenibilità, a Kerry Kennedy Presidente del Robert F. Kennedy Human Rights, da sempre attiva nella difesa dei diritti umani; da Maria Helena Semedo, Vice Direttore Generale Clima e Risorse Naturali della FAO, alla Principessa Viktoria de Bourbon de Parme, promotrice e sostenitrice dei giovani agricoltori di Paesi in via di sviluppo; dal Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, al Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, da Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, a Michele Emiliano, Presidente di Regione Puglia; da Rajiv Shah, Presidente della Fondazione Rockefeller a Kamel Chida, Vice Direttore della Fondazione Bill & Melinda Gates, e Enrico Giovannini, Direttore ASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
I giovani: millennial e generazione z
Come ogni anno, poi, non mancheranno i contributi dei millennial e della generazione z, che gli organizzatori chiamano Teenovator (teenager tra i 13 e i 19 anni) e Young Pioneer (ragazzi tra i 20 - 25 anni). Tutti chiamati a lanciare le proprie idee rivoluzionarie. Idee che sono anche le protagoniste degli spazi espositivi dedicati alle startup provenienti da Francia, Olanda, Israele, Australia, San Marino, Slovenia e naturalmente un’area dedicata all’Africa. Qualche anticipazione? I rappresentanti australiani porteranno una Smart Home e una Smart Farm dove attraverso la neuro gastronomy si analizzeranno le reazioni tra cervello e cibo.
a cura di Annalisa Zordan