Il cibo secondo Bompas&Parr
Il meraviglioso mondo del gelato. Promette bene il titolo della mostra appena inaugurata a Londra, e il tempismo è perfetto. Si protrarrà infatti per tutta l'estate, e fino alla fine di settembre, il progetto firmato Bompas&Parr nell'ambito delle iniziative del British Museum of Food nato a Cathedral Street, che proprio l'agenzia creativa specializzata in fantasmagorici allestimenti a tema gastronomico inaugurava nel 2015 al Borough Market, per ospitare di tanto in tanto installazioni pop up di food design (mentre la mostra sul gelato è stata allestita ai Gasholders di King's Cross). E del resto proprio regalare agli appassionati del genere esperienze “commestibili” inaspettate è sempre stato l'obiettivo del team di Bompas&Parr, in passato fautore di insolite iniziative, come l'Alcoholic Architecture, sempre al Borough Market. L'estate 2018, invece, esplorerà passato, presente e futuro del gelato, proponendo quell’approccio museale al cibo che sembra andare per la maggiore nel mondo anglosassone e oltreoceano: lo stesso mix di intrattenimento, goliardia (all'80%) e finalità didattica (indubbiamente l'ultimo degli obiettivi nel mirino) che presto ritroveremo al Museo della pizza in procinto di inaugurare a New York, il prossimo autunno.
Gelato in mostra
A Londra, intanto, Scoop – come si chiama l'esposizione dedicata all'ice cream – ha già accolto i primi visitatori. E il percorso alterna excursus storici tra memorabilia e documenti raccolti in giro per il mondo (per esempio, qual è il primo gusto di gelato documentato nel Regno? La pesca, nel 1691) ad ambientazioni decisamente più scenografiche, come la cella frigorifera per sperimentare temperature sottozero, la galleria illuminata da riproduzioni di gelati che brillano nel buio, la nuvola commestibile di gelato alla vaniglia, che invita all'assaggio. Atmosfere oniriche come ci si aspetta dai creativi di Bompas&Parr, spesso ispirati dal fantastico mondo di Willy Wonka partorito dalla penna di Roal Dahl. La maggior parte degli oggetti in mostra, invece, proviene dalla collezione di Robin e Caroline Weir, che tra ninnoli, cimeli ottocenteschi, coppe in vetro e utensili di modernariato possiedono circa 14mila referenze sul raccolte nell’arco di 40 anni, e mai esposte prima in pubblico. Mentre all'ambito didattico si riconduce la possibilità di imparare a “fare” il gelato seguendo i suggerimenti di Agnes B Marshall, non a caso soprannominata “queen of ices”, che in epoca Vittoriana inventò la prima macchina per fare il gelato, e per prima suggerì la possibilità di utilizzare il nitrogeno per ottenere il prodotto.
Il gelato nella storia
Senza dimenticare che la mostra vuole proprio celebrare il 300esimo anniversario dalla pubblicazione del primo ricettario sul gelato in Inghilterra, nel 1718, a cura di Mary Eales, pasticcera alla corte della regina Anna. Ma c'è modo pure di approfondire gli aspetti più controversi nella storia recente dell'industria del gelato sul suolo inglese, con il racconto delle Glasgow Ice Cream Wars, dai peculiari carretti del gelato che le organizzazioni criminali rivali di Glasgow utilizzarono per farsi la guerra negli anni Ottanta. O comprendere la risposta dei nostri recettori nervosi allo stimolo del freddo. Chiude il tour il gift shop d'ordinanza, per assaggiare anche i gusti di gelato più insoliti. Ma il Conehenge Cafè, ideato per l’occasione, è aperto anche al pubblico esterno.
Scoop – Londra – Gasholders, King’s Street – fino al 30 settembre - solo su prenotazione online – www.bmof.org
a cura di Livia Montagnoli