Wetherspoons è una delle più grandi catene di pub del Regno Unito. Cucina semplice, prezzi abbordabili, look informale sono i suoi punti di forza, oltre a una diffusione capillarissima che rende l’insegna un approdo sempre sicuro, di quelli che non riservano mai cattive sorprese. Da diversi anni, il brand si batte per dimostrare quanto una riduzione dell’IVA possa aiutare il settore dell’ospitalità. Come? Con il Tax Equality Day, una giornata di sconti in tutte le sedi.
Wetherspoons e la lotta all'iva
Tutti i prezzi saranno abbassati del 7.5% il prossimo 14 settembre 2023, uno sconto per l'intera giornata con cui l’azienda si propone di sottolineare il potenziale incremento della clientela con un menu più economico, possibile solamente riducendo le spese per i titolari. Nel comparto della ristorazione e ospitalità nel Regno Unito l’iva è attualmente al 20%, secondo il fondatore della catena Tim Martin un vero scandalo, considerando che “i supermercati hanno l’iva a zero, un trattamento impari tra ristoranti e negozi che trovo ingiusto”. Uno svantaggio fiscale che da decenni “mette sotto pressione il mondo dei pub inglesi, in continua crisi”, un comparto che ha faticato molto soprattutto post pandemia.
La crisi dei pub britannici
Il Natale 2021 è ricordato ancora oggi dai titolari dei pub come il torrid Christmas per via della grande crisi del settore, che dopo il Covid si è ritrovato a far fronte a gravi perdite, con più di 37 milioni di pinte in meno servite nel periodo tra Natale e Capodanno. Eppure, parliamo di una delle attività un tempo più floride del Paese, dalla storia antica e tradizione secolare. Più recente è invece la notizia della chiusura del pub "storto" del Regno Unito, il The Crooked House di Dudley, un'istituzione in zona attiva fin dal 1830 e da poco venduta a un anonimo acquirente privato, che non riaprirà i battenti. Quello che Martin del Wetherspoons richiede è “una maggiore uguaglianza tra la tassazione dei pub e quella dei supermercati”, che nonostante l'inflazione non sembrano in difficoltà, "non ha alcun senso che il settore dell'ospitalità sovvenzioni i supermercati".