Prende il via in Spagna la sperimentazione di un nuovo tipo di asfalto che vede protagonista un importante sottoprodotto della lavorazione delle olive: la sansa. Nel dettaglio si tratta di una miscela bituminosa semiriscaldata sperimentale con additivi derivati dal processo di raffinazione dell'olio d'oliva. Il nuovo preparato è stato utilizzato dalla Junta de Castilla y León per il rinnovamento della pavimentazione nelle due carreggiate adiacenti dell'autostrada A-601 che collega Valladolid con Segovia. In un paese come la Spagna, il maggior produttore di olive al mondo, questo asfalto sperimentale sarebbe più ecologico da produrre, più sicuro per i lavoratori e potrebbe fornire nuove entrate ai produttori.
Cosa è la sansa di oliva e i suoi utilizzi
Si tratta del prodotto semi secco ottenuto dopo l’estrazione degli oli da olive. Non è completamente secco in quanto all'interno permangono frammenti di polpa, nocciolo e quindi anche una piccola percentuale di materia grassa. La lavorazione di questo materiale può essere fatta solamente in appositi sansifici e non dove si produce olio da olive. Con la sansa si produce in primis l'olio di sansa di oliva, un grasso spesso utilizzato dall'industria alimentare, ma non mancano utilizzi come combustibile e ammendante di terreni agricoli.
Lo studio turco del 2013
Di sottoprodotti dell'olio di oliva applicati all'asfalto si parlò già nel 2013 a Tabriz, in Iran, a proposito dell'International Conference on Civil Engineering Architecture & Urban Sustainable Development. Durante questo evento i ricercatori turchi Engin Yener e Mehrzad Mohabbi Yadollahi titolarono il loro intervento "The Effect of Olive Pomace on Asphalt Binder Properties" ovvero l'effetto della sansa di oliva sulle proprietà del legante dell'asfalto. I risultati dei loro studi erano molto positivi: sono stati effettuati alcuni trattamenti aggiuntivi alla sansa di olive cruda e il prodotto finale è stato ottenuto sotto forma di polvere oleosa finissima e priva di acqua. Con risultati visibilmente vantaggiosi: resistenza alla fatica e ai danni da fessurazione, ma anche resistenza allo strappo con il miglioramento del legame tra l'aggregato e il rivestimento in asfalto.
I passi avanti in California
Più recenti, invece, sono i risultati di uno studio portato avanti dal Dipartimento di Ingegneria Civile della California State University con il professor Kun Zhang. Risale infatti al 2021 il documento finale della ricerca "Develop a commercially-ready natural asphalt modifier using olive pomace to improve asphalt pavement performance" ovvero sviluppo di un legante di asfalto naturale pronto per il commercio utilizzando la sansa di olive per migliorare le prestazioni della pavimentazione. Uno studio incoraggiante nel quale si evidenziava come i leganti per asfalto modificati con sansa hanno dimostrato che questo sottoprodotto dell'oliva potrebbe migliorarne la resistenza alla fessurazione indotta da ossidazione e alla fessurazione da fatica. Inoltre l'uso di questo legante potrebbe favorire l'incorporazione di rifiuti di materiali asfaltici a beneficio della sostenibilità e della riduzione degli scarti.