35 anni di ricerche hanno portato a scoprire i reperti di quasi un millennio, che dall’11 giugno al prossimo 11 gennaio 2015 saranno esposti nell’inedita mostra “Satricum”, ospitata negli spazi ristrutturati della Vecchia Fonderia di Le Ferriere, che presto diventerà museo permanente. Gli scavi si sono protratti per dieci anni interessando i terreni dell’azienda vitivinicola Casale del Giglio, che ha contribuito in misura rilevante a finanziare il ritrovamento di resti della Via Sacra proprio sotto ai vigneti di sua proprietà. Il progetto archeologico Satricum, frutto della collaborazione tra Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, i comuni di Aprilia, Latina e Nettuno e l’Università di Amsterdam, mirava al recupero della città preromana di Satricum, ritenuta perduta. La scoperta di parte della via Sacra, risalente alla fine del VI secolo a.C., ha consentito di accertare la collocazione di una delle vie di accesso all’antica città, quella che permetteva di raggiungere l’Acropoli su cui si ergeva il tempio in onore della dea dell’Aurora Mater Matuta. Sotto ai vigneti sono stati rinvenuti anche i resti di grandi edifici, probabilmente tombe appartenute ai Volsci, tra cui spicca, per la ricchezza del corredo funebre, quella appartenuta a una bambina del VII secolo a.C.
E il ritrovamento di un calice in ceramica fa pensare che da tempi antichissimi queste terre fossero legate alla cultura enoica. Il nuovo museo si trova a poca distanza dall’azienda Casale del Giglio e esporrà, presto in modo permanente, oltre 750 reperti emersi dalle ricerche.
Satricum | Istituendo Museo di Satricum, Vecchia Fonderia Le Ferriere, via Nettunense 101, Latina | Dall’11 giugno 2014 all’11 gennaio 2015