Una buona tavola regionale
Spesso, ed è comunque lodevole, sono gli obiettivi solidali e formativi dietro a una bella storia il pretesto migliore per raccontarla. Nel caso specifico, invece, il merito di Sapori e Saperi, ristorante di territorio e laboratorio di antiche tradizioni nella provincia cosentina, è quello di essersi distinto per la convincente proposta gastronomica, e l'ospitalità calorosa di un'insegna verace della provincia italiana. Tradotto in numeri, questo si concretizza nell'assegnazione di un Gambero sull'ultima edizione della guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso, che premia la tavola di Belvedere Marittimo a pochi mesi dall'inaugurazione dell'estate scorsa. Oltre il giudizio di merito che soppesa e certifica la bontà dell'esperienza gastronomica, però, c'è la storia del luogo e delle persone che hanno reso possibile trasformarlo in ciò che è oggi, una piccola impresa virtuosa della ristorazione regionale. E qui tornano in gioco le finalità del progetto, le motivazioni solidali e la componente formativa del percorso che prende le mosse dall'A.I.A.S. Sezione di Cetraro Onlus per favorire l'integrazione di minori, giovani disagiati sottratti alla microcriminalità organizzata calabrese o con disabilità.
Il progetto di inclusione sociale
Da anni, infatti, l'associazione ospita i ragazzi che hanno bisogno d'aiuto nelle proprie strutture sul territorio, e la concretizzazione di Sapori e Saperi è il primo esempio regionale di imprenditoria sociale nel settore della ristorazione, con l'idea di vivere come risorsa il disagio e la disabilità, finalizzando gli sforzi all'inserimento lavorativo a chilometro zero e al miglioramento della qualità della vita delle persone coinvolte. Riabilitazione e lavoro, in questo contesto, coincidono nell'interesse superiore di un risultato qualitativamente apprezzabile, come dimostra il buon esito dei primi mesi di attività. Il vantaggio sta nella possibilità di accompagnare i ragazzi in un percorso di job coaching applicato all'apprendimento della cultura del cibo e delle tradizioni gastronomiche locali e nazionale (si collabora con scuole e istituti alberghieri, e con i principali rappresentanti delle eccellenze enogastronomiche calabresi). Quindi formazione sulle materie prime, selezionate tra produttori di fiducia e coltivazioni bio, e insegnamento delle ricette dell'alto Tirreno cosentino, così come sono state tramandate nel tempo o con il pallino di ripensarle alla luce dell'innovazione tecnologica.
La tavola di Sapori e Saperi
Una bella storia calata nel contesto che merita, un antico monastero agostiniano recuperato nel borgo antico di Belvedere, ristrutturato e reso accessibile ai disabili. In cucina e in sala, come cuochi, maitre, camerieri, sommelier lavorano i ragazzi, la squadra che anima il ristorante sociale con l'idea di regalare l'atmosfera di un pranzo in famiglia. In tavola, i piatti arrivano secondo stagionalità e disponibilità del mercato, a cominciare dai crostini (con pane di Cerchiara) con verdure e pescato del giorno, per proseguire con gli spaghetti con alici e finocchietto selvatico. Il venerdì, come da tradizione, baccalà e stoccafisso in tutte le salse (in umido, fritto, in insalata, con olive verdi e cipolla), sempre disponibile il pescato del giorno alla mediterranea, la zuppa di pesce (ma solo su prenotazione), l'arrosto di carne, i dolci della casa – brioche ripiene di gelato homemade comprese - e i baci di Belvedere. 40 i coperti per gli ospiti, a servirli un team di una decina di ragazzi, molti ospiti della comunità Lo Scoiattolo di Sangineto, con il coordinamento in sala di Emanuela Belmonte. In pochi mesi l'ambizione è cresciuta, si organizzano serate a tema, degustazioni di vino guidate, esposizioni d'arte, la squadra è destinata ad accogliere nuovi ragazzi. Aperti a pranzo e cena.
Sapori e Saperi | Belvedere Marittimo (CS) | piazza Amellino, 16/17 | www.ristorantisaporiesaperi.it
a cura di Livia Montagnoli