La giovane guardia portoghese. In cucina si può osare
Sangue na guelra, che in portoghese significa sangue e branchie. E non è il titolo dell'ultimo film splatter uscito nelle sale di Lisbona. Piuttosto, l'espressione gergale che Ana Musico e Paulo Barata hanno scelto per etichettare un congresso gastronomico un po' fuori dagli schemi, ideato quattro anni fa, in italiano potremmo tradurla come “giovani sanguigni”. Personalità di carattere, insomma, che in cucina non hanno paura di osare, fino al limite della provocazione, ma a fin di bene. Blood 'n' Guts, com'è stato ribattezzato per il pubblico internazionale, è un festival gastronomico che va in scena nella capitale portoghese da qualche anno a questa parte - dal 22 al 24 maggio per l'edizione 2016 – classificabile in quel circuito di eventi di minor risonanza, ma non per questo meno meritevoli d'attenzione. Anche perché il parterre dei protagonisti è ben nutrito, e oltre a coinvolgere le principali glorie della ristorazione contemporanea portoghese vede la partecipazione di un bel gruppo di chef creativi in arrivo dalle più interessanti tavole europee. Gli obiettivi del congresso sono molteplici: celebrare i prodotti locali, pescato e frutti di mare in particolar modo, accendere i riflettori sulla promettente scena ristorativa locale, favorire lo scambio con altre culture gastronomiche. E premiare la cucina che osa, non solo dietro ai fornelli, ma anche sfidando l'impostazione conservatrice della ristorazione tradizionale con idee imprenditoriali che profumano di fresco.
Gli ospiti e le cene a 8 mani
Non a caso, le parole chiave del manifesto sono una summa dei valori a cui molti chef della nuova guardia si ispirano per dimostrare la propria personalità: sperimentazione, novità, rischio,freestyle, creatività, inquietudine, pensiero, sostenibilità, condivisione. E perfino punk. Motivazioni che a detta degli organizzatori del congresso muovono la nuova cucina portoghese, quella di Joao Viegas, Diogo Lopes, Telmo Moutinho, Maria Joao. Chef e pastry chef portoghesi affiancheranno gli ospiti internazionali durante la preparazione di tre cene a più mani, ospitate presso la 1300 Taverna, la Cervejaria Ramiro, il Cais da Pedra. Tra loro James Lowe da Londra, Alberto Montes da Caceres, Ana Ros dalla Slovenia, e per l'Italia Riccardo Camanini – in arrivo dal Lido 84 di Gardone Riviera – e Antonia Klugmann dell'Argine di Vencò, che parteciperà all'ultima serata, il 24 maggio, ad appannaggio esclusivo delle donne che si distinguono in cucina (la notte Girls n' Guts). Ma l'appuntamento sarà anche un modo per ricordare l'importanza delle risorse ittiche nell'economia della ristorazione portoghese. E d'altronde proprio come costola del Festival del pesce e sapori di Lisbona è nato nel 2013 Sangue na guelra. Per non dimenticare le origini, saranno diverse le occasioni per approfondire storia, trasformazione e consumo dei prodotti del mare, come l'appuntamento con il maestro giapponese Tomoaki Kanazawa, che guida il ristorante omonimo a Lisbona.