Il Consiglio europeo ha dato l'ok alla proposta della Commissione per la rivalutazione degli stock ittici derivanti dalla pesca nel Mar Baltico. Il nulla osta è frutto di un accordo politico che riguarda i nuovi limiti nel Mar Baltico che riguarderà pesci come aringa, merluzzo, platessa, spratto e salmone, al fine di garantire stock sostenibili e un settore vitale per il futuro. L'accordo sui Tac - totali ammissibili di catture - e sulle quote nazionali per il 2025 è stato reso possibile anche grazie ai pareri scientifici forniti dal Consiglio Internazionale per l'Esplorazione del mare e stabilisce i quantitativi massimi che ogni Stato membro potrà catturare per ogni stock ittico. Il Consiglio adotterà formalmente la decisione in una prossima sessione, una volta che il testo sarà stato finalizzato in tutte le lingue.
Tra tutela della pesca e sostenibilità
«Il sostentamento dei pescatori dipende dalla sostenibilità a lungo termine dei nostri stock ittici. Con l'accordo odierno intendiamo trovare un equilibrio tra l'aiuto alla ricostituzione degli stock ittici, la protezione degli ecosistemi marini e la garanzia della redditività del settore in futuro», ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura ungherese István Nagy. Un problema, quello della sostenibilità e della cura del Mar Baltico, che viene evidenziato anche dai rapporti che lo segnalano come il più inquinato d'Europa. Proprio per questo motivo azioni di questo genere puntano anzitutto a contrastare la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici, gli effetti della pesca eccessiva in passato e gli alti livelli di contaminanti e rifiuti. I Tac proposti, infatti, oltre che su pareri scientifici che hanno analizzato le presenze delle varie specie ittiche, hanno seguito il piano di gestione pluriennale del Mar Baltico adottato nel 2016 dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Nell'ultimo anno lo stock di aringhe del Baltico centrale è aumentato oltre il livello minimo sostenibile. Inoltre, le previsioni scientifiche per questo stock sono positive. Pertanto, il Consiglio ha deciso di aumentare le possibilità di pesca del 108%, in linea con la proposta della Commissione.
Minore disponibilità di salmoni e merluzzi
Per quanto riguarda il salmone il Consiglio ha deciso di ridurre i limiti di cattura del 36% nel bacino principale e di mantenere il quantitativo dello scorso anno per la pesca nel Golfo di Finlandia. Per quanto riguarda il merluzzo, con gli stock del Baltico orientale e occidentale in cattive condizioni, con cali rispettivamente del 28% e del 22%, si è deciso di continuare a fissare Tac solo per le catture accessorie al fine di consentire la ricostituzione degli stock. Per contribuire a migliorare la situazione di questi stock, il Consiglio ha approvato la proposta della Commissione di vietare la pesca ricreativa del merluzzo in tutta l'area.