I monitoraggi sulle tendenze d'acquisto per i saldi stagionali sono di rito all'indomani delle feste comandate. E, nonostante le festività natalizie e di fine anno abbiano visto portare sulle tavole degli italiani oltre cento milioni di chili tra pandori e panettoni, 80 milioni di bottiglie di spumante, 20 mila tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci, quest'anno c'è una novità: il gruppo di chi sceglie di acquistare prodotti alimentari ha superato, e di molto, quello che si orienta sull'abbigliamento. I grandi marchi nelle buste degli italiani saranno allora gastronomici. Dolci, vini, prodotti artigianali e tradizionali sostituiscono i capi di abbigliamento con un'importante inversione di tendenza. Secondo l'indagine, che Coldiretti ha condotto sulla rete, sarà infatti il 66% degli intervistati ad orientarsi verso scelte food. Solo il 33 resterà sui classici vestiti. In particolare il 30 per cento degli italiani dichiara di voler comprare dolci come panettoni, pandori e torroni in sconto, il 10 % cerca cotechini e zamponi in offerta, un secondo 10 % spumanti e liquori, il 16 % si orienta, invece, su altri prodotti come lenticchie, frutta secca o pacchi misti. “A conclusione delle festività di fine anno con l'Epifania” sostiene Coldiretti, “c'è infatti l'opportunità di risparmiare sulla tavola per motivi esclusivamente commerciali che non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti. Si tratta spesso di molti alimenti tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il prossimo anno tra i quali soprattutto pandori, panettoni, torroni, cotechini, zamponi, ma anche la frutta secca o gli spumanti secondo formule diverse che vanno dal uno per due al due per tre, ma possono essere offerti anche sconti rilevanti arrivano al dimezzamento dei prezzi. Offerte di grande qualità per i prodotti artigianali sono disponibili nelle aziende agricole e nei mercati e nelle botteghe degli agricoltori di Campagna Amica aperti in molte città”.“È necessario tuttavia”, consiglia Coldiretti, “fare attenzione alle data di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni per evitare di consumare prodotti scaduti”. I vestiti passano di moda, ma non vanno a male. I cibi invece sì: se si passa dal comprare i primi ai secondi, occorre fare maggiore attenzione a non dover buttare via tutto.