I grandi classici si confermano: il Grand Hotel Sitea, 5 stelle centralissimo, con il ristorante Carignano (2 Forchette) dello chef Fabrizio Tesse, anche in versione pop bistrot, con proposte supervisionate dallo chef, è uno degli indirizzi collaudati, anche per la fama di Tesse. In versione gastronomica o pop, il Carignano brilla insomma di luce propria e ha pure un ingresso autonomo rispetto all’hotel, elemento che ha il suo peso. Ma dove la tendenza a scegliere la ristorazione d’hotel diventa più indicativa di un cambiamento di abitudini è negli alberghi che per scelta non hanno chef-star (almeno per ora), ma stanno lavorando bene per proporre una ristorazione non banale/standardizzata (uno dei timori della clientela), legata al territorio e alla tradizione, reinterpretata con creatività. Al NH Carlina, coordinato dall’executive Andrea Chiuni (anche executive chef del ristorante Tre Galline), in cucina lo chef Daniele Santovito può contare sulla collaborazione degli altri locali del gruppo, e così propone in menù, ad esempio, gli agnolotti piemontesi del Tre Galline al sugo d’arrosto o un perfetto vitello tonnato.
Due new entry nella ristorazione d’hotel torinese
Il new deal della ristorazione d’hotel a Torino è bene esemplificato da due recenti proposte in alberghi di prestigio. Il Double Tree by Hilton Turin al Lingotto, negli spazi della ex fabbrica Fiat ridisegnati da Renzo Piano, ha scelto espressamente di non puntare alla firma importante dello chef di fama. Si chiama Eligo, Io Scelgo, e ha una precisa filosofia di food e accoglienza: i piatti puntano tutti a suscitare un ricordo, attraverso una ricerca orientata alla sostenibilità e alla stagionalità di prodotti e filiere. Cucina rigorosamente di stagione, ingredienti nelle loro consistenze, profumi e colori, una filiera ricercata con attenzione allo spreco e all’ambiente. Cucina italiana classica, una selezione di piatti piemontesi e un menù degustazione la sera a 38 €. Obiettivo: diventare il posto dove venire a pranzo nei giorni di festa con la famiglia o a cena, con un servizio attento e a prezzi abbordabili.
La proposta più nuova arriva dal Turin Palace Hotel, esclusivo fascinoso hotel proprio davanti alla stazione di Porta Nuova, e dal suo ristorante Les Petites Madeleines con il giovane talentuoso chef Giuseppe Lisciotto. Che propone una cucina ispirata al “levare” e a un ritorno alla chiarezza dei sapori, alla riconoscibilità degli ingredienti, alla semplicità al palato: meno sperimentazione e più identità in ogni proposta, anche nell’impiattamento, in cui la sottrazione vince sull’eccesso. Ricette della tradizione gastronomica regionale italiana capaci di contaminarsi senza prevaricarsi, come nel Risotto, crema di topinambour, ’nduja, aglio nero e liquirizia, che mescola sapori piemontesi e calabresi, legati alle origini dello chef o la Suprema di faraona, porro grigliato e chorizo, altra contaminazione piacevole, insieme ai collaudati Vitello tonnato, salsa all’antica, sedano e acciughe del mare Cantabrico, Insalata russa, uova di quaglia e ventresca di tonno e Agnolòt del Plin, sugo di arrosto e crema di nocciole. Così il ristorante dell’hotel ritrova una sua identità e non è più il posto “dove mangiare qualcosa se si è ospiti”, o dove ordinare piatti internazionali che si trovano ovunque, ma un luogo accogliente, con un alto servizio e una cucina innovativa ma senza eccessi. Bella novità.
Carignano al Grand Hotel Sitea – via Carlo Alberto, 35 – grandhotelsitea.it/ristorante
NH Carlina - Piazza Carlo Emanuele II, 15 - www.nh-hotels.it
Eligo, Io Scelgo del Double Tree by Hilton Turin - via Giacomo Mattè Trucco, 1 - www.hiltonhotels.it/italia/doubletree-by-hilton-turin-lingotto
Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel - via Paolo Sacchi, 8 - www.turinpalacehotel.com/it/ristorante
a cura di Rosalba Graglia