I numeri dell'edizione 2015-2016. Cinquecento nuovi indirizzi
C'è Oliver Glowing a preparare la colazione per gli ospiti riuniti all'hotel Aldrovandi in occasione della presentazione della guida Ristoranti di Roma e del Lazio 2015-2016 di Repubblica. Una giornata di sole capitolina accoglie la conferenza stampa che introduce il vademecum di oltre ottocento pagine che il gruppo editoriale dedica all'enogastronomia della Capitale indagandola a 360 gradi, dalle trattorie alla cucina d'autore, dalle pizzerie ai produttori vinicoli, dallo street food ai negozi biologici, alle botteghe tradizionali.
Sono 1200 i ristoranti recensiti, 184 le pizzerie, 500 le novità in guida, e moltissime le insegne che si segnalano per una convincente interpretazione del cibo di strada, tra i trend più rappresentati nel computo delle nuove aperture, per la prima volta titolare di una sezione dedicata (con 85 indirizzi in città e sul territorio regionale).
Le novità. Passeggiate romane e rituali da scoprire
Come tradizione, anche l'edizione 2015-2016 non si limita alle recensioni e intervalla le schede dei locali visitati con pagine di approfondimento e sezioni tematiche, che quest'anno si arricchiscono di nuove sezioni. Torna l'appuntamento con gli chef al mercato - pronti a rivelare fornitori e segreti per una buona spesa – poi gli itinerari del gusto sulle rotte dell'enogastronomia laziale, alla scoperta di prodotti certificati e tradizioni culinarie. E non può mancare la sezione dedicata alle ricette più popolari della cucina romana, dall'amatriciana alla cacio e pepe. Tra le novità le pagine dedicate a raccontare alcune realtà di prestigio della ristorazione capitolina attraverso le parole di chef e sommelier che le rappresentano, ma anche l'intervento di personaggi d'autore che ci guidano su personali rotte gastronomiche della propria città, da Francesco Totti a Claudio Santamaria, da Sergio Castellitto a Michele Placido.
E che la guida voglia consegnare “le chiavi della città in mano ai suoi lettori”, come si legge nella prefazione al testo, è confermato dalle pagine intitolate alle Passeggiate Romane, itinerari cittadini che tracciano percorsi privilegiati per turisti e romani che vogliano scoprire la Roma più autentica, soffermandosi sugli angoli nascosti, ammirandone le bellezze artistiche e concedendosi pause golose durante il tragitto. Organizzati sulla scorta di un criteri tematici ecco spuntare un tour nella Roma barocca e una passeggiata tra il Ghetto e l'Isola Tiberina, un itinerario tra la street art del quartiere Ostiense e un percorso attraverso la Capitale raccontata dal cinema. Se non bastasse, nascoste tra le pagine, cento “dritte” per conoscere da vicino i rituali dei romani, dal cornetto notturno al miglior tramonto, dalla tradizione della grattachecca al rito del caffè.
E si guarda anche concretamente al mercato del turismo orientale: per la prima volta la guida è stata tradotta in cinese e presentata al gotha dell'imprenditoria dell'Estremo Oriente.