Chi l’ha detto che in un incantevole borgo arroccato nell’entroterra toscano si mangiano solo tortelli, pici, salumi toscani e Cinta Senese? Che per carità, sono buonissimi, ci mancherebbe. Ma che non solo le uniche specialità da assaggiare in questo angolo d'Italia così denso di risorse gastronomiche e di tradizioni terragne. Noi abbiamo scoperto infatti un "outsider" che vale la pena provare e dove nel menu c’è tanto spazio anche per il pesce: il ristorante La Rocca a Pitigliano, nel Grossetano.
Il ristorante in Maremma dove si mangia il pesce
Siamo nella piazza principale della città del tufo nella Maremma degli Etruschi, luogo ideale dove trascorrere piacevoli weekend nel relax della campagna, dove si stacca la spina e ci si rifocilla perlopiù con una corposa e genuina cucina toscana. Il che vuol dire ciccia a profusione, sughi ricchi e corposi, salumi, formaggi, funghi. Alla Rocca però la proposta ti porta al mare, ed è una ghiotta opzione per chi ha voglia di qualcosa di diverso. Al timone c’è un giovane chef, Mirio Biondi, classe 1988, nato a Pitigliano ma con mamma, Fortuna, napoletana doc. Mirio si è formato a Grosseto dove ha frequentato l’Istituto Enogastronomico con non poca fatica: sveglia alle 5 per prendere il pullman e rientro a casa alle 16. La sua è una grande passione, ma anche una sfida: quella appunto di proporre una carta quasi tutta a base di pesce, in un territorio dove la carne la fa da padrone.
Certo, è possibile scegliere i classici piatti dell’entroterra come il tagliere di salumi e formaggi di piccoli produttori locali, il carpaccio di chianina IGP marinato a secco, le pappardelle fatte rigorosamente in casa con ragù bianco di cinghiale al Morellino o la classica Fiorentina di Chianina IGP. Ma è sulla materia fresca in arrivo dall'Argentario che Mirio punta, riuscendoci peraltro benissimo. Il mare da Pitigliano non è poi cosi lontano, l'Argentario è a una sessantina di chilometri di distanza.
Cosa si mangia alla Rocca di Pitigliano
Tra i piatti che vale la pena di assaggiare, realizzati spesso con piglio moderno e una certa dose di creatività, ci sono il baccalà in oliocottura in insalata di panzanella toscana e sorbetto al basilico, le chitarrine con vongole veraci, bottarga di Orbetello e zeste di limone, il polpo arrostito con crema di carote, lenticchie soffiate e polvere di piselli oppure il fritto del Mediterraneo con calamari, gambero rosa e alici servita con verdure in tempura e salsa yogurt limonata. Nelle creazioni di Mirio emerge anche tutto il suo amore per la cucina napoletana come nelle linguine con emulsione di patate e cozze, o nei calamaretti scottati, pomodorini conft e fresella. Molto buoni pure i dolci come la bavarese allo zafferano della Maremma con crumble di cantucci e caramello salato, il tiramisù "di nonna Giacomina" secondo l’antica ricetta originale oppure la Papalina pitiglianese, una crostata tipica con marmellata di visciole e ricotta di Manciano. Ovviamente gli amanti della cucina partenopea troveranno anche “a pastiera e Zi’ Geppina”, con ricotta, grano e fiori d’arancio. La cantina della Rocca, infine, rende omaggio ai vini della Maremma, pur dedicando ampio spazio alle migliore etichette italiane e alle bollicine francesi.
Ristorante La Rocca - Pitigliano (GR) - p.zza della Repubblica, 92 - 0564 614267 -laroccapitigliano.it