Che l’Italia tutta sia cosparsa di gemme storiche più o meno nascoste è cosa risaputa. Lecce, dalla sua, è la culla del barocco dove l’opulenza nei decori sulla calda pietra leccese disegna la città passando per le chiese e i balconi dei bei palazzi antichi del centro. Eppure, appena fuori dalle mura, sorge con fierezza una struttura ben più antica, risalente al 1400, un tempo convento dei frati predicatori di San Domenico che oggi accoglie splendide suite e un ristorante gourmet. Maestoso, solenne e senza tempo, stiamo parlando del Chiostro dei Domenicani con il suo Gimmi Restaurant.
Una storia lunga oltre 600 anni
Padrone di casa del Chiostro è Giovanni Fedele, imprenditore salentino, che nel 2018 ha accolto una sfida tutt’altro che semplice: ridar vita ad un edificio storico per renderlo centro nevralgico di eventi, ospitalità e ristorazione fatta bene. Il Chiostro dei Domenicani, oggetto di un accurato restauro conservativo, è un vero gioiello architettonico con le sue dieci arcate ogivali per lato, le colonne con i capitelli dorici, gli affreschi religiosi antichissimi e la cripta (meta un tempo di pellegrinaggi ma che oggi trattiene ancora a sé un’aura sacrale). La struttura ospita diciotto camere al piano superiore, dalle family comfort alle exclusive suite, tutte dagli arredi sobri ed eleganti. A sormontare le porte di tutte le stanze ci sono ancora gli affreschi con le effigi originali dei monaci del monastero.
La piscina riservata, immersa nel verde, è a disposizione degli ospiti che possono godere della suggestione del passato con le comodità del presente. Al Chiostro però c’è anche Gimmi, il ristorante gourmet aperto nel 2022 e guidato dall’ Executive Chef Donato Episcopo.
Originario di Cursi, piccolo paesino del leccese, Donato Episcopo ha dapprima posto le fondamenta del suo percorso professionale al fianco di grandi nomi come Heinz Beck a “La Pergola” di Roma, per poi arrivare a "Casa del Nonno 13" a Sant'Eustachio e a "La corte" a Follina. ‹‹Ero molto soddisfatto del mio percorso ma al contempo ero desideroso di firmare una cucina che fosse riflesso del mio spirito, così sono tornato in Puglia per rappresentare a tavola una cucina mediterranea contemporanea›› dice.
Animo gourmet in un ex convento
Qui il tempo scorre lento e prima di cena è d’obbligo un brindisi nel salottino adiacente, dove su grandi divani si possono sorseggiare i drink del cocktail bar guidato dalla talentuosa barladay e sommelier Ilaria De Filippis. Giochi di luci e ombre su per le volte, con la pietra viva che avvolge tutto l’ambiente e una bella cantina a vista a costeggiare i tavoli ben distanziati in sala.
Il pranzo è solo per gli ospiti della struttura con una proposta più espressa, a cena invece la scelta è tra piatti alla carta e tre menu degustazione per affidarsi a scatola chiusa all’estro dello chef. A questi si aggiunge #gimmisoyoung: pensato per gli under 30 che vogliano sperimentare il fine dining. A tavola il cestino del pane è in pieno stile salentino, con anche un omaggio alla pizzica: un tamburello con bacchette di grissini al naturale, una tela salata al rosmarino a coprire taralli, focacce e panini vari.
Infine, i sonagli al cardamomo e semi di papavero. I dischi diamantati per il taglio della pietra leccese diventano, per mano di un abile artigiano locale, piatti per gli amuse bouche dello Chef.
Si inizia poi con seppia di nassa e sfera di gambero viola di Gallipoli e si prosegue con i tubetti rigati con patate e porro, porcino e caciocavallo podolico di grotta.
I dolci chiudono abilmente un racconto regionale che però attinge con curiosità anche ben oltre la Puglia. Vini nazionali e internazionali si destreggiano tra cantine blasonate e più di nicchia, raccontati con savoir faire dal restaurant manager Alessandro Passagrilli.
Chiostro dei Domenicani - Gimmi Restaurant: Lecce (LE) Via San Pietro in Lama, 25 – 0832 700920