Rinascono i locali di una vecchia tipografia di Chiavari chiusa nel 2018 dopo centotredici anni di attività. Un patrimonio storico di questo calibro non poteva rimanere abbandonato: Lucia De Prai e Marco Primiceri, giovani e abili chef alla ricerca della struttura ideale che potesse ospitare il loro progetto, hanno preso i vecchi spazi trasformandoli nel Ristorante Duo.
Tutte le strade portano a Chiavari
Lucia, con un passato nel mondo della giurisprudenza e originaria di Roma e Marco, ingegnere con vissuto torinese, si sono conosciuti in Spagna. La loro storia nasce in un contesto unico come quello del tristellato Quique Dacosta di Denia e prosegue con esperienze in grandi realtà europee dove lei prosegue la sua carriera nel mondo della pasticceria al Paco Torreblanca e lui nelle cucine dell’Antica Corona Reale di Cervere. «A Chiavari siamo arrivati per diversi motivi. Per stare vicini alla famiglia, perché è una cittadina che vive tutto l’anno e per il locale», dice Lucia al Gambero Rosso. La scelta del luogo ideale dove mettere radici e dar vita al loro progetto è stata ardua, ma alla fine il risultato è stato sorprendente. Il legame con il territorio è sottolineato anche dalla scelta delle ceramiche. La mise en place a tavola è stata curata dallo studio di Camogli Cham Ceramica: «Piatti e bicchieri sono stati realizzati con le terre del Parco di Portofino e le argille di Rapallo». Un’economia a km0, o come dicono loro a km Duo, sotto ogni aspetto.
La cucina ricercata con forti basi tradizionali
Così definiscono la loro idea di cucina i due giovani chef. «Ci divertiamo ogni tanto con qualche tecnicismo, però preferiamo la cucina di pancia dove i clienti riescono a riconoscere i sapori». Leggendo la carta del ristorante Duo di Chiavari si riscontra tutta quella che è la loro esperienza. Plin di fegato in salsa dolce forte, ombrina in porchetta con fondo al Vermentino e scaloppa di lingua bollita con salsa verde e acciuga sotto sale sono parte di quel compromesso che lega la contemporaneità alla tradizione ligure. Anche qui, però, non manca l’estro. «I nostri pansoti sono fatti con il prebuggiun – le erbe selvatiche liguri – raccolto nell’entroterra e sono serviti con la salsa di NO-ci. È una salsa montata a base del nostro pane a lievitazione naturale, salsa di ostriche e acciughe dissalate», dice Marco. Hanno rischiato con questa preparazione andando contro la cucina conservativa ligure e ne sono usciti vincitori. «Anche ai locali piace. Restano stupiti da quel gusto così distante nella preparazione e così vicino nel sapore. Siamo diversi e la gente è curiosa di sperimentare nuovi gusti». Non si può lasciare il ristorante senza aver provato i dolci, opere d’arte alla vista e indimenticabili al palato.
L’evoluzione del ristorante Duo
I primi tempi, quelli del rodaggio, sono stati caratterizzati da piatti liguri con qualche tocco spagnolo. Non si voleva entrare a gamba tesa con novità assolute in un contesto dove la tradizione è tutto. Con lo scorrere del tempo è stato possibile assecondare l’estro degli chef grazie al favorevole riscontro del pubblico. Oggi il locale si è evoluto e si sente stretto nei panni del ristorante: «A noi piace il concetto di oste. Vogliamo che al ristorante Duo ci sia la giusta armonia tra piatto, bicchiere, accoglienza e ospitalità». Per questo stanno nascendo parallelamente diversi progetti. «Ora è possibile passare da noi e prendersi una bottiglia di vino d’asporto e stiamo pensando a dei corsi di cucina”. Quest’evoluzione non è da imputarsi alle singole menti di Lucia e Marco, bensì al loro lavoro improntato sul dialogo. Il ristorante Duo è il risultato di un’intuizione gastronomica esperta, seppur derivante da due giovani chef che hanno saputo rendere il Tigullio una nuova e imperdibile meta culinaria.
Ristorante Duo - Chiavari (GE) - via Senatore Dallorso 8 - 0185 475658 Instagram