Gastronomia&Vini di Scannabue
Ha cominciato Scannabue, da dodici anni un ristorante molto amato nel cuore di San Salvario, in largo Saluzzo, che ha aperto proprio accanto la bottega Gastronomia & Vini, idea giusta per questi tempi dei due soci Gigi Desana e Paolo Fantini. “Volevamo far rinascere un negozio di quartiere, dove si potesse andare a fare la spesa”. L’atmosfera è esattamente quella di una bottega d’una volta, pareti verdi, con una finissima decorazione dorata, arredi di legno, la vecchia insegna della macelleria equina che sorgeva qui in passato.
E il banco della gastronomia che trabocca di cose buone, le specialità per cui Scannabue è famoso, dai plin ai tre arrosti ai tajarin, al vitello tonnato, alle acciughe al verde (e le acciughe sono di Beppe Gallina, gran pescivendolo torinese). E poi l’insalata russa e la capricciosa, il tonno di coniglio, il carpione, il bunet, la panna cotta, il babà in vasocottura e via declinando. Si possono acquistare anche prodotti selezionati, quelli utilizzati al ristorante, dal caffè al tonno, passando per olio, birre, farine, conserve; e per i vini ci sono le 800 etichette della ricchissima cantina... Da scegliere direttamente o da ordinare online, anche attingendo alla carta del ristorante. Asporto e delivery dalle 10.30 alle 21, tutti i giorni.
Gastronomia Atipica
Altra apertura eccellente, quella di Beppe Rambaldi, l’ex sous-chef di Davide Scabin al Combal.0 di Rivoli, poi in proprio con Cucina Rambaldi a Villar Dora, bassa Val di Susa, e ora a Torino con la Gastronomia Atipica, in via Principi d’Acaja 40, in quel quartiere Cit Turin dove si moltiplicano i locali interessanti. E il suo lo è senz’altro: uno spazio bistrot per una sosta veloce, un angolo ristorante più chic, e il gran bancone della gastronomia per acquisti. Ora che i primi due spazi sono in stand-by, la gastronomia funziona alla grande, ma fin dall’apertura, a settembre, ha affiancato la ristorazione. Così ci si può portare a casa i prodotti dei suoi fornitori della Val di Susa, la sua insalata russa, il vitello tonnato “alle due maniere”, le “acciughe e carpione”, la pasta fresca, gli agnolotti, i cappelletti, in un mix di Piemonte e Emilia, la terra d’origine dello chef... Una gastronomia atipica, ma firmata, anche da ordinare on line.
Il pizzicagnolo dei Du’ Cesari
È quasi la bottega di un pizzicagnolo romano l’angolo di gastronomia che lo chef Danilo Pelliccia ha aperto nel suo secondo - e appena inaugurato - Du’ Cesari Quadrilatero, in via delle Orfane 25 a pochi passi dal mercato di Porta Palazzo. Al piano terreno del ristorante (ora aperto per l’asporto) Pelliccia propone il gran bancone, prosciutti appesi al soffitto, e in bella mostra i formaggi romani, il marzolino del Lazio, la porchetta di Ariccia, la spianata e le coppiette di suino, il prosciutto dei maiali di razza Mangalica (i cosiddetti “maiali pecora”, ma c’è anche il Patanegra Joselito, gran passione dello chef), oltre a vini romani, sottoli, sughi e paste normalmente utilizzati nelle cucine del locale. Un posto perfetto per fare la spesa “al ristorante”, dal giovedì alla domenica, dalle 11 alle 18.
https://du-cesari-2.eatbu.com/
Le altre gastronomie con cucina
C'è spazio anche per un classico piemontese ormai consolidato, il Pastificio Gastronomia Giustetto di via Santa Teresa, in attività dal 1911, che è tutt’uno con l’Osteria-Enoteca Rabezzana affacciata sull’angolo di via San Francesco d’Assisi. L’Osteria ora è chiusa e fa delivery dei suoi menu; il Pastificio continua la sua attività (fra l’altro è anche una base dell’Alveare Solferino, con prodotti di piccoli produttori local) e propone per fare la spesa (lunedì 10-15, mart-sab 10-19) le specialità della tradizione, quelle dell’osteria: i tomini elettrici, le frittatine, capunet, peperoni arrosto, vitello tonnato e insalata russa, la pasta fresca e gli agnolotti con i sughi giusti, il brasato, la trippa in umido, il bunet, e tutti i vini dell’enoteca (www.osteriarabezzana.it-www.pastificiogiustetto.it).
Continuano nello stesso filone le “gastronomie-con-cucina/bistrot” che già avevano puntato ad ampliare la propria offerta con posti a sedere, come per esempio Papaia in Corso Belgio (www.papaiatorino.com ), Gust appena riaperto in via Bava 6 (www.gustbottega.com), entrambi in Vanchiglia, Cibo Container in corso Marconi, a due passi dal Valentino (www.cibocontainer.com).
E c’è persino la prima temporary-gastronomia di prodotti tipici piemontesi e valdostani. L’ha appena aperta in via San Massimo 2, quasi all’angolo con via Po, Federico Giovanelli della Taglieria Barotto di via Baretti, e propone fondute, ragù di selvaggina, marmellate e pasticceria, oltre ai salumi (compresa la mocetta di bovino valdostana, lo speck d’anatra affumicato con legno di faggio, il lardo al genepy), ai formaggi - dal Bettelmatt alla fontina d’Alpeggio - e a una ricca scelta di vini, con il Blanc de Morgex, dalle vigne più alte d’Europa, e i vini di TorinoDOC. La gastro-temporary del Barotto sarà attiva fino al 31 gennaio 2021, dalle ore 11 alle 20, decreti permettendo (https://ilbarotto.it/).
A cura di Rosalba Graglia