Inflazione e shrinkflation si fanno sentire, anche durante le Feste. La crisi si riversa anche sulla tavola natalizia e quasi la metà degli italiani è intenzionata a ridurre drasticamente gli acquisti per il cenone.
Natale low cost per metà degli italiani
Un’indagine realizzata da NielsenIQ ha fatto luce sulle spese degli italiani previste per dicembre: il 43% farà dei tagli, mentre il 42% può permettersi di mantenere il budget invariato per Vigilia e Natale. C’è anche un 7% che ha messo in conto di spendere qualcosa in più, ma il 41% dei consumatori è convinto di optare per un Natale economico. E i ristoranti? Molti sceglieranno quelli meno cari, e poi naturalmente si risparmia anche sui regali: il 33% degli intervistati ha dichiarato di diminuire la quantità di pacchetti da mettere sotto l’albero.
I carrelli della spesa restano pieni
Nonostante la necessità diffusa di stringere un po’ la cinghia, il mese di settembre si è chiuso con un fatturato di 12.5 miliardi di euro per la grande distribuzione, un valore che mostra una crescita del 6.6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Insomma, si risparmia su tutto, anche sul cibo, ma il carrello della spesa resta pieno. In particolare, è il comparto Grocery (i beni di largo consumo) ad avere l’aumento più significativo, con una crescita delle vendite a valore del 6.1%.
A vendere di più sono i prodotti per gli animali domestici, seguiti da quelli per la cura della casa, e infine dal cibo confezionato, che registra un aumento del +8.2%. Gli alimenti più acquistati? L’olio di oliva vergine ed extravergine (+29.4%), lo zucchero (+26.9%) e i gelati multipack (+23%). In negativo, invece, il comparto del Fresco, con un caldo del -2.6%.