Le frodi nel settore agroalimentare non risparmiano la birra. Un blitz congiunto della Forestale e dell'Agenzia delle Dogane in un micro-birrificio della provincia di Vercelli ha portato al sequestro di due quintali e mezzo di riso per cani e per la produzione di mangimi, non destinato quindi al consumo umano, che sarebbe stato utilizzato per produrre birra.
Il titolare del birrificio è stato denunciato e rischia la reclusione fino a due anni o una multa di circa duemila euro. E' accusato di frode in commercio e inosservanza del divieto d’impiego, nella preparazione di alimenti o bevande, di sostanze alimentari private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore o trattate in modo da variare la composizione naturale.
a cura di Gianluca Atzeni