È morto a 103 anni Rino Dondi Pinton, il padre dell'iconico Cynar

3 Mar 2025, 16:02 | a cura di
Negli anni Cinquanta ha perfezionato la ricetta dell’amaro a base di carciofo, mentre ricopriva il ruolo di responsabile della distilleria G.B. Pezziol di Padova

Si è spento all'età di 103 anni Rino Dondi Pinton, l'uomo che ha legato il suo nome a uno dei liquori più iconici della tradizione italiana: il Cynar. Fu lui, infatti, a perfezionare la ricetta dell’amaro a base di carciofo negli anni Cinquanta, mentre ricopriva il ruolo di responsabile della distilleria G.B. Pezziol di Padova, di proprietà dei fratelli Dalle Molle. Il nome stesso della bevanda, divenuta un simbolo dell’aperitivo italiano, trae origine dalla denominazione scientifica del carciofo, Cynara cardunculus scolymus.

Un simbolo dell’aperitivo italiano

Era l'Italia del boom economico, un'Italia dove speranze e aspettative venivano attese, dove non c'era posto per le illusioni perché tutto, o quasi, era fattibile. Erano i Cinquanta e Sessanta, gli anni in cui abbiamo dismesso la vanga e il piccone e siamo diventati una delle principali potenze industriali dell’Occidente. È proprio in questi anni che Rino Dondi Pinton, si inventa il primo aperitivo a base di carciofo. Il Cynar non è stato solo un amaro, ma una vera e propria icona del bere italiano, capace di inserirsi tra le abitudini di generazioni di consumatori. Il celebre slogan pubblicitario "Contro il logorio della vita moderna", accompagnato dall’indimenticabile spot con Ernesto Calindri, contribuì a consacrarne il successo, rendendolo un marchio riconoscibile e apprezzato in tutto il Paese.

La storia del Cynar

Nel 1948 Pinton crea un amaro aperitivo-digestivo a base di carciofo (che l'azienda inizialmente chiama CaB1) partendo da un'intuizione rivelatasi corretta: dopo la guerra la gente era attratta da qualsiasi cosa avesse proprietà benefiche, e i carciofi, avendole, potevano essere la chiave di volta per sviluppare un nuovo prodotto. Nello specifico, la sostanza benefica era la cinarina, un polifenolo presente nel carciofo che ha un'azione epatoprotettiva, in parole semplice protegge le cellule del fegato. È in onore della cinarina che l'azienda nel 1949 battezza l'amaro con il suo nome attuale, per poi commercializzarlo nel 1952 con l'etichetta che lo renderà famoso in tutta Italia. Ma c'è un altro protagonista della storia del Cynar, grazie al quale l'amaro è entrato nelle case degli italiani. È Ernesto Calindri, uno dei più grandi attori italiani di teatro di sempre, entrato nella cultura popolare proprio grazie alle pubblicità dell'amaro. Pubblicità che andarono avanti per vent’anni e che sono state riprese nel 2007 da Elio e le Storie Tese.

Un riconoscimento alla carriera

L’impegno e la creatività di Rino Dondi Pinton nel settore - riporta il Mattino di Padova - hanno trovato ampio riconoscimento anche da parte delle istituzioni. La sua città natale, Padova, gli ha conferito il titolo di “Padovano eccellente”, un’onorificenza destinata a coloro che hanno saputo valorizzare e preservare l’identità cittadina. Inoltre, per il suo contributo al mondo del lavoro e dell’industria, ha ricevuto il titolo di “Cavaliere di Gran Croce” dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una delle più alte onorificenze dello Stato italiano. Con la scomparsa di Dondi Pinton si chiude un capitolo importante della storia dell’industria alimentare italiana.

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