La magnifica ossessione della pasticceria del giorno d'oggi sono i croissant, con le varianti ad alto quoziente di instagrammabilità che hanno catturato l'attenzione dei golosi grazie a forme inconsuete. L'apripista è stato il Crubik, il famoso croissant cubico creato da Maicol Vitellozzi alla Farmacia del Cambio. È stato il primo di una serie che oggi annovera anche sfere, piramidi, pianeti, bare (sì, è successo sul serio, ha conquistato il nome di coffin), rolls, limited edition e altre forme, al punto da solleticare la fantasia di qualche burlone che ha voluto creare dei fake croissant a forma di cagnolini e gattini con l'intelligenza artificiale. Insomma: i croissant paiono aver vinto la sfida della colazione italiana, belli e buoni come sono, ma c'è un ma: che si rovinano facilmente, non sono dolci a lunga tenuta (fatta eccezione, forse, per quelli piatti). Se non vengono consumati nell'immediato, perdono fragranza, spesso anche qualche sfoglia, l'impasto man mano si indurisce finendo nel cestino. Non è un destino inevitabile.
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Come riciclare i croissant vecchi
Si chiama hard croissant tart il dolce che reimpiega i croissant diventati duri. Il procedimento è semplice: spezzettare i croissant e rivestirci il fondo di una pirofila imburrata, creare una miscela liquida a base di uova sbattute, panna e latte con cui reidratare i lieviti come fossero dei savoiardi o altri biscottoni da inzuppo, una volta assorbito il liquido ricoprire di zucchero di canna e passare in forno a 160 gradi fino a dorare la superficie.
La ricetta
Questa è la ricetta base per 4 croissant: 4 uova, circa 200 g di panna liquida e mezzo bicchiere di latte, ma ovviamente si presta a molte varianti, per esempio cacao, vaniglia o altre spezie per arricchire la crema o frutta fresca o cioccolato a scaglie per completare il tutto. Provare per credere.