Dieta mediterranea. Cos'era, cos'è
La Dieta Mediterranea è un dogma dall'alimentazione sana. E gli italiani, condividono con i popoli affacciati sul bacino mediterraneo la fortuna di sperimentarne ogni giorno i benefici tavola. Ma è giusto adagiarsi sugli allori? Dal 6 all'8 luglio, a Milano, la conferenza Revitalizing the Mediterranean Diet, organizzata da IFMeD si preoccuperà di sollevare interrogativi e fornire risposte sul futuro del modello alimentare finora considerato esemplare in tutto il mondo. All'incontro parteciperanno 30 tra i maggiori esperti mondiali sul tema, pronti a confrontarsi con le esigenze dei tempi moderni, riflettendo sull'evoluzione del sistema ideato ormai più di mezzo secolo fa dal cardiologo americano Ancel Keys, nel Sud dell'Italia. Un modello che resta eccellente dal punto di vista della salute dell’uomo e dell’ambiente, ma dal quale le popolazioni – comprese quelle del Mediterraneo – si stanno progressivamente discostando a causa dell’adozione di nuovi stili di vita e di alimentazione. L'obiettivo della Foundation on Mediterranean Diet, infatti, è proprio quello di rivitalizzare un sistema tanto efficiente, nel rispetto dell'ambiente e di comune accordo con Governi e Organizzazioni Internazionali impegnati a contrastare il cambiamento climatico. Perché, per dirla con le parole di Antonia Trichopolou, presidente dell'Hellenic Health Foundation di Atene e membro del Comitato scientifico: “Oltre a preservare la cultura, la storia e lo stile di vita mediterraneo, la tutela e lo studio degli alimenti tradizionali mediterranei può rappresentare anche il collegamento essenziale per facilitare le interconnessioni tra consumo e produzione di cibi locali, tra sicurezza alimentare, biodiversità e sostenibilità”.
La conferenza milanese. I temi
A ospitare gli studiosi in arrivo da tutto il mondo sarà l'Auditorium Testori di piazza Città di Lombardia. Durante la prima giornata si presenterà la Nuova Piramide della Dieta Mediterranea Sostenibile, che tiene conto dell'evoluzione avvenuta negli ultimi 50 anni per coniugare la dimensione della salute a quella socio-culturale, economica e della sostenibilità ambientale. Poi i lavori proseguiranno con la tavola rotonda intitolata Med Diet 4.0, che porterà al lancio di una campagna di comunicazione internazionale per sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici di questo nuovo approccio, che tiene conto non solo dell'uomo, ma anche dell'ambiente che lo circonda. Contemporaneamente si svolgeranno i lavori collaterali dedicati a focus su argomenti specifici, dallo sfruttamento delle risorse ittiche al ruolo della carne nella dieta mediterranea dei giorni nostri, dal cibo biologico ai legumi protagonisti di un futuro sostenibile. Senza tralasciare la discussione sull'impatto della Food Policy promossa anche dalla città di Milano in concomitanza con Expo. Tra i casi di studio il sistema alimentare pugliese e il suo legame con le tradizioni gastronomiche, il modello di ricerca Predimed sviluppato in Spagna, inerente il contrasto di problemi cardiovascolari e diabete mellito, gli esempi di Marocco, Libano, Francia e Italia.