Reggio Calabria, festival amaro per il Bergamotto: 70% di prodotto in meno

26 Ott 2023, 14:59 | a cura di
Triste inaugurazione per il Festivel dedicato al Bergamotto di Reggio Calabria: alla vigilia di Bergarè, infatti, arriva un disperto allarme per un calo del 70% della produzione del prezioso agrume

In un momento in cui abbondano i bilanci positivi dei vignaioli italiani dopo una vendemmia che si annunciava invece drammatica e che in diverse regioni aveva portato addirittura ad aprire già gli stati di calamità naturale, un grido di allarme arriva invece - e davvero - dai produttori di bergamotto di Reggio Calabria che a causa del caldo hanno visto la produzione del prezioso agrume scendere del 70%. Un disperato sos che giunge alla vigilia dei 4 giorni di Festival dedicati proprio al prezioso agrume con incontri, conferenze e degustazioni. E' così che Reggio Calabria dà il via a Bergarè, l’evento che da oggi e sino a domenica celebra il Re degli Agrumi, il profumatissimo bergamotto che da secoli viene coltivato nella fascia jonica della provincia reggina da Scilla a Monasterace, 164 km di costa, dove viene prodotto il 95% del bergamotto italiano.

Una leggenda che porta al cuore di Parigi

La leggenda vuole che un pasticcere e gelatiere siciliano, tale Procopio de Coltelli, arrivato a Parigi per fare fortuna, passando dalla Calabria si imbattè casualmente nell’essenza di bergamotto, colpito dal profumo ne fece una grossa scorta. Una volta nella capitale francese iniziò a proporre un acqua profumata al bergamotto, che subito ebbe un grande successo alla corte del Re Sole, si tenga conto che all’epoca i medici sconsigliavano l’uso dell’acqua per paura che questa fosse veicolo per le epidemie di peste e malattie similari, e anche se regali certi odori non dovevano essere proprio piacevoli. Procopio in seguito farà fortuna, non come profumiere, ma grazie a quell’insperato guadagno aprirà il primo Caffè parigino, Le Procope, ancora esistente, che diventerà subito famoso per i gelati, granite e sorbetti, ed in seguito il luogo di ritrovo preferito dagli Illuministi parigini e ancor prima "ufficio" fisso del grande Molière.

Un profumo che porta anche a Colonia

Più documentata invece la storia dell’Acqua Admirabilis inventata nel 1704 a Colonia da un altro italiano, Gian Paolo Feminis, che in breve diventò così famosa tanto da prendere il nome di Acqua di Colonia. In entrambi i casi si trattava appunto di un acqua profumata all’essenza di bergamotto che serviva a profumare il corpo, gli abiti e gli ambienti. In breve l’olio essenziale di bergamotto cominciò ad essere richiesto dai profumieri di tutto il mondo facendo la fortuna di chi lo coltivava nel reggino.

Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria Dop

Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria Dop

Non solo olio, una Dop anche per il frutto

Come dice l’avvocato Ezio Pizzi presidente del Consorzio dei Produttori di Bergamotto: “Da tre secoli profumiamo il mondo, ma - ci tiene anche a dire - col bergamotto non si fanno solo profumi, negli ultimi dieci anni diversi studi hanno appurato che il succo e la polpa di questo agrume contengono delle sostanze utili per ridurre colesterolo e la glicemia, una sorta di statina naturale, tanto che dopo aver ottenuto la Dop per l’olio essenziale adesso è in corso l’iter per ottenerla anche per il frutto”.

Un comparto economico importante

Sono 486 le aziende che producono bergamotto nel Reggino di cui 349 aderiscono al Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, per un volume di affari tra i 25 e i 30 milioni di Euro e che occupa circa 9.000 addetti. Per quasi due secoli l’olio essenziale del bergamotto veniva prodotto esclusivamente in maniera manuale dai cosiddetti spiritari che armati di una sorta di cucchiaio prima svuotavano il frutto per poi lavorare le bucce con un rastrellino strizzandole su delle spugne naturali per estrarne l’olio essenziale, un procedimento lungo e faticoso.

La nascita della "macchina" per il bergamotto

È il 1844 l’anno della svolta, quando Nicola Barillà inventò la “macchina calabrese” che non solo automatizzava l’estrazione dell’olio essenziale, ma soprattutto ne aumentava esponenzialmente la qualità, cosa che fece aumentare notevolmente la produzione e la vendita della preziosa essenza. “Adesso ci sono macchine ancora più moderne e la qualità del prodotto è ancora più alta – ci dice l’avvocato Pizzi – la Brown Boveri ad esempio che invece che invece che grattugiare le bucce utilizza delle lamelle”.

Spazio al bergamotto in cucina

In cucina il bergamotto trova sempre più spazio sia utilizzato come bevanda, che per aromatizzare piatti di carne o di pesce, preparare il risotto, anche in pasticceria sono sempre di più i dolci in cui si usa la polpa e il succo del bergamotto, lo stesso dicasi per i liquori a base di questo agrume.

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