Rabanadas, fatias douradas (fette dorate), fatias de parida (fette da partoriente): qualunque sia il nome scelto, queste fette d’oro sono un grande classico nella cultura portoghese, immancabili sulle tavole sia a Natale che a Capodanno. Dolce semplice, principe del filone della cucina povera e popolare, è composto da fette di pane raffermo di 2-3 giorni (oggi si usa soprattutto la baguette, ma c’è anche chi fa il gourmet con il pan brioche), imbevute in una mistura di uova e latte, poi fritte fino a doratura e passate calde nello zucchero e nella cannella.
Rabanadas, le origini
Non c’è dolce tradizionale che non abbia il suo mito, non sono da meno le rabanadas, sostanziose e confortevoli. Secondo la leggenda portoghese la ricetta ha origine in un espediente dettato dalla fame, dall’ingegno di una neo mamma che versava in estrema povertà. Per darsi un po’ di energia e riuscire ad allattare il suo piccolo, la signora avrebbe intinto delle fette di pane vecchio in latte, uova e zucchero, ottenendo così una preparazione molto corroborante e sostanziosa.
La ricetta dello chef
Una celebrità in Portogallo le rabanadas dello chef Vasco Coelho Santos del blasonato Euskalduna Studio di Porto, dessert ricercatissimo tutto l’anno nel ristorante (e nell'altra sua insegna, il Semea), accompagnato da un goloso gelato di queijo da serra, formaggio tipico portoghese. La sua ricetta, raccolta da Fine Dining Lovers, prevede di tagliare il filone di pane in anticipo e di lasciare asciugare le fette per un paio di giorni. Le fette, poi, vanno bagnate in un mix fatto di 1 l di latte, 1 l di panna, 300 g di zucchero di canna e 6 uova, lasciate in immersione per circa 3 ore (un’ora e mezza per lato). Una volta scolate dal liquido, le fette devono essere riposte in congelatore per un giorno. A questo punto passate nello zucchero e, poi, fritte nel burro. Una volta scolate, vanno spolverate di zucchero e caramellate con il cannello.
Il Natale in Brasile e le fatias di Roberta Sudbrack
Dal Portogallo al Brasile il passaggio (storico) è breve e così anche sulle tavole brasiliane non possono mancare le fette dorate durante la cena di Natale. Qui sono conosciute anche come “fatias de parida”, fette della partoriente e qui il riferimento alla leggenda sulle origini della preparazione è abbastanza diretto. A Rio de Janeiro sono ormai una vera istituzione le fatias de parida della chef Roberta Sudbrack, una delle cuoche più note e stimate del Brasile, oggi patronne del ristorante Sud, O Passaro Verde nel Jardim Botanico. La Sudbrack negli anni ha perfezionato una ricetta diventata ormai mitica e le sue fatias, dal cuore cremosissimo, nel periodo pre-natalizio, vanno a ruba, soprattutto per l’asporto. Qual è il suo segreto? Un doppio passaggio: prima di immergere le fette di pane nella mistura di latte e uovo, le fa imbibire bene di crema inglese. Per la cottura le frigge in olio caldo e poi, una volta scolate, c’è il tocco finale di zucchero e cannella.
La celebrità ai tempi dei social
Le rabanadas vivono un momento di enorme popolarità anche grazie ai trend social, che in queste fette golose e cremose trovano pane per i propri denti. E così abbondano post e reel di rivisitazioni in chiave food porn, con le più svariate farciture: ecco le rabanadas recheadas (ripiene) sormontate da creme di pistacchio, cioccolato (ovviamente quelle alla Nutella stravincono), doce de leite, latte condensato.
Come accaduto per il più nostrano panettone, anche nel gelato le fette dorate hanno trovato nuova vita, con il gusto rabanada che sta cominciando a diffondersi nei banchi delle gelaterie portoghesi: apripista è stato sempre lo chef Vasco Coelho Santos che ha creato il gusto rabanada per la sede di Porto della gelateria Nivà (insegna originaria di Torino).
* foto di copertina: rabanadas della Confeitaria Nacional di Lisbona