A volte capita di organizzare un viaggio all’ultimo minuto, o di prenotare prima i mezzi di trasporto per poi pensare all'ultimo alla sistemazione dove dormire. Tre ragazzi italiani hanno ideato una startup che consente di prenotare con sconti fino al 40% le camere degli hotel ancora invendute nei giorni precedenti al pernottamento. Il progetto si chiama Quiroom e i suoi fondatori lo definiscono “un portale di prenotazioni alberghiere online ultra last-minute”. Ecco come funziona.
Quiroom: la startup per i pernottamenti last-minute
Il progetto è nato nel 2022 da tre ragazzi bolognesi, Giovanni Guerzoni, Luca Benassi e Simone Castelli, che hanno ideato un sistema che permette agli hotel di vendere le camere ancora libere e ai viaggiatori di trovare soluzioni low cost in uno scenario di viaggio che impone spese sempre maggiori. Quiroom è un portale di prenotazioni online che permette agli hotel di vendere last minute le camere d’albergo invendute ai viaggiatori che possono visualizzarle sul sito della startup a partire da 72 ore prima della data selezionata.
Tra gli obiettivi del progetto, quello di dare la possibilità alle persone di spendere meno e viaggiare di più, e contemporaneamente permette agli hotel di aumentare il tasso di occupazione e i ricavi. Inoltre, lo sconto applicato può aumentare in prossimità del check-in e può arrivare fino al 40%, mentre i fondatori stimano per gli hotel un aumento di fatturato tra il 5 e il 20%. Tra le opzioni offerte ai viaggiatori c’è anche quella di investire quanto risparmiato per acquistare esperienze proposte sul sito, alcune delle quali offerte direttamente dagli hotel presenti sulla piattaforma. Un secondo aspetto che ripercorre il meccanismo principale del sistema Quiroom, che permette di guadagnare sia ai viaggiatori che alle strutture che li ospitano, uno dei maggiori pregi di questo nuovo portale.
Viaggiare costa sempre di più
Secondo gli ultimi dati, il settore del turismo è uno di quelli più colpiti dall’inflazione, anche a causa del cosiddetto revenge travel. Le persone costrette a cancellare un viaggio durante la pandemia ora sono animate da un desiderio di rivalsa che le spinge a recuperare quanto perso, ma anche a muoversi più di prima. Secondo i dati del Financial Times, i prezzi dei biglietti aerei stanno aumentando a un tasso più che doppio rispetto all'inflazione, come riflesso della forte ripresa della domanda e un meccanismo simile si sta proponendo anche per i pernottamenti, settore in cui sta diventando sempre più attuale la discussione sul complicato rapporto tra numero di affittacamere in rapporto ai residenti nei centri storici della città, sempre più simili a dei dormitori per turisti.
Il discorso del revenge travel riguarda in particolare i Millennial e la generazione Z, che i fondatori stimano come i principali utilizzatori del loro servizio. Questo è un altro aspetto che rende la piattaforma appetibile per gli hotel, che sono tendenzialmente meno considerati da questo tipo di clientela e possono così proporsi a un nuovo pubblico ed evitare flessioni nei pernottamenti. I fondatori della startup stanno puntando molto sul territorio italiano e sulla lotta alla stagionalizzazione, anche se sono proposte pure mete europee e tra gli obiettivi futuri c’è quello di riproporre il sistema anche fuori a livello intercontinentale, in particolare negli Stati Uniti.