Roma e il Festival di Sanremo sono i prossimi obiettivi degli agricoltori italiani, in una delle settimane che si annuncia particolarmente calda per le proteste che riguardano il settore primario italiano. Il portavoce dei Comitati riuniti agricoli (Cra), Danilo Calvani, ha annunciato una manifestazione nella capitale, che sarà definita d'accordo con la Questura di Roma entro lunedì 5 febbraio. Si tratterà di un accerchiamento, compresi dei presidi in punti stabiliti, attuato con centinaia trattori, camion e altri mezzi agricoli che dovrebbero rimanere contenuti nelle aree esterne della Capitale. Sono previsti disagi al traffico auto ma non c'è l'intenzione di attuare dei blocchi, ha garantito Calvani in un'intervista al quotidiano La Stampa.
Altre manifestazioni con in testa gli imprenditori agricoli sono previste nel centro cittadino. Intanto, balneari, ambulanti, tassisti, pescatori e artigiani hanno confermato la propria adesione al fianco degli agricoltori, hanno annunciato i Cra in una nota ufficiale. L'accerchiamento di Roma non durerà solo un giorno, ha dichiarato Calvani: «Siamo stati traditi dai nostri rappresentanti e dalla classe politica», ha ribadito. Sarà una mobilitazione senza simboli di partiti o di sigle sindacali. Nel frattempo, proseguiranno presidi e cortei di mezzi in tutta Italia.
Ipotesi blitz a Sanremo
Da Orte, nel Lazio, dove il presidio permanente dei Cra accanto al casello autostradale della A1 è attivo da due settimane, con numerosi disagi sulle strade limitrofe, è stato lanciato un appello al conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus: «Chiediamo di essere ospitati al Festival per raccontare a tutti gli spettatori le nostre ragioni, pacifiche ma chiare», hanno sottolineato i manifestanti. I presidi liguri potrebbero muoversi verso la città dei fiori, con una sorta di blitz in vista della giornata di apertura della kermesse canora, in programma per martedì 6 febbraio.
Il Masaf apre un tavolo permanente sulla Pac
Sul fronte istituzionale, dopo le dure manifestazioni a Bruxelles della scorsa settimana e dopo l'annuncio della presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, di voler elaborare una proposta per ridurre la burocrazia nel settore agricolo in vista del prossimo Agrifish, l'Italia si è mossa aprendo un tavolo tecnico permanente sulla Pac per confrontarsi sulle criticità e per migliorare tutti gli strumenti a disposizione per dare risposte agli agricoltori.
La prima riunione del tavolo si è svolta venerdì 2 febbraio al Masaf, coi grandi sindacati del comparto agricolo. Presenti il ministro Lollobrigida e il capo di Gabinetto del Masaf, Raffaele Borriello. Si è parlato di modifiche alla Politica agricola comune - contestata sia dai manifestanti sia dalle grandi sigle sindacali - e si è ragionato in prospettiva per immaginare una nuova Politica agricola comune europea, a partire dal 2027. Una nuova riunione del tavolo è prevista questa settimana sempre coi sindacati principali (tra cui Coldiretti, Cia e Confagricoltura) ma anche con il coinvolgimento delle organizzazioni minori.