Doveva essere una giornata di grandi manifestazioni nel centro di Roma, con imprenditori attesi in gran numero da tutta Italia a coronamento di quasi un mese di proteste. Ma alla fine i numeri non sono stati imponenti. Al Circo Massimo, i Comitati riuniti agricoli (Cra) ha richiamato circa 1.500 persone, secondo le forze dell'ordine, provenienti anche da Lombardia e Sicilia. Ben poche rispetto alle 20mila attese. Danilo Calvani, portavoce dei Cra, ha guidato un corteo (autorizzato) di 11 trattori partito da Cecchina, nella periferia sud di Roma, che attraverso la Via Appia e Piazza San Giovanni in Laterano è arrivato nel primo pomeriggio di giovedì 15 febbraio nell'area archeologica del Circo Massimo.
I manifestanti hanno criticato l'operato del governo, ribadito la richiesta di dimissioni per il ministro Lollobrigida e hanno rimarcato il "no" alle grandi sigle sindacali: «Ci hanno massacrato. Hanno fatto accordi con Paesi extra europei - ha sottolineato Calvani - distruggendo la nostra economia, costretta a regole e regolamenti. E questo lo stanno facendo multinazionali straniere e italiane con l'avvallo di Coldiretti».
I presidi dei Cra attorno a Roma
«Aspettiamo una risposta del governo. Adesso ci riposiamo alcuni giorni ma poi siamo pronti a ripartire» ha annunciato il portavoce dei Cra, che ha invitato a «fare come gli agricoltori tedeschi che sono andati avanti nel tempo». I presidi dei trattori vicino a Roma resteranno attivi. «Avete visto quello che è accaduto in Italia: il 14 gennaio a Modena abbiamo proclamato questa mobilitazione nazionale e ci prendevano in giro. Invece - ha ricordato parlando dal palco allestito sul rimorchio di un trattore - nel giro di una settimana gli agricoltori sono scesi in piazza in tutta Italia. Non è un questione sia principio, ma di sopravvivenza. Per questo non molliamo». Un altro sit-in di protesta degli agricoltori si è svolto, sempre giovedì, in Piazza del Campidoglio a firma di Altragricoltura che, assieme a Popolo Produttivo, ha presidiato anche il Colosseo, dietro lo slogan #telodoioilmadenitaly, con due trattori.
Riscatto agricolo andrà avanti
Riscatto agricolo, movimento degli agricoltori che non ha aderito all'evento organizzato dai Cra al Circo Massimo e che ha incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti del governo al Masaf, a Roma, proseguirà ugualmente la protesta sulle strade italiane. Al presidio di Via Nomentana a Roma, infatti, sono attesi nuovi trattori nei prossimi giorni, in vista di una manifestazione in programma tra lunedì e martedì della prossima settimana. L'obiettivo è ottenere dal governo che si arrivi a fissare un prezzo minimo per i prodotti agricoli.
Per Fratelli d'Italia: "Manifestazione flop"
Da parte degli esponenti di Fratelli d'Italia, partito del ministro Lollobrigida, sono arrivate critiche al risultato della protesta organizzata al Circo Massimo dai Cra. «La manifestazione contro il Governo è stata un flop - ha dichiarato il capogruppo alla Camera di Fdi, Tommaso Foti - a conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto, con buona pace della sinistra che ha fatto di tutto per tentare di far credere il contrario. Chiunque ha parlato in questi giorni con gli agricoltori sa bene che il vero problema sono le politiche che l'Unione Europea impone al settore».