Non si ferma la corsa dello chef spagnolo José Andrés. Premiato, premiatissimo per il suo impegno umanitario con il progetto World Central Kitchen, lo chef finito sulla copertina del Times nel 2020, e candidato al Nobel per la Pace ora aggiunge un'altra targhetta alla lunga schiera di riconoscimenti. Stavolta però non si tratta di un omaggio al suo WCK – vero braccio operativo di assistenza alimentare globale – ma di un Daytime Emmy, premio che viene assegnato ai migliori programmi in fascia diurna della tv statunitense. Diviso per categorie di intrattenimento, il premio, giunto orami alla cinquantesima edizione, è stato esteso ai programmi di cucina nel 2010 con l'Outstanding Culinary Program conferito - come gli altri - dalla NATAS (National Academy of Television Arts and Sciences). Quest'anno ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato José Andrés and Family in Spain trasmesso su Discovery+ che ha sbaragliato gli altri candidati: Family Dinner, Martha Cooks, Roadfood: Discovering America One Dish at a Time, Selena + Chef.
José Andrés and Family in Spain
A conquistare il premio Outstanding Culinary Program il programma che vede José Andrés in viaggio per la Spagna con le sue tre figlie nate negli Stati Uniti, scoprendo il bello e il buono del Paese e delle sue regioni gastronomiche: Barcellona e Catalogna, Cordova e Andalusia, Valencia, Madrid, Asturie, Lanzarote. Un viaggio nel quale la famiglia Andrés incrocia tanti compagni di viaggio, chef famosi, guide turistiche, amici e gente comune; non manca di partecipare alla vita locale, ballando il flamenco o lanciandosi con il parapendio, va alla scoperta di luoghi, prodotti, ricette e sapori, ma anche di storie, tradizioni, infilando una sequenza di immagini a distanza ravvicinata di tapas, patatas bravas, dolci e altre golosità. «Per conoscere davvero la Spagna, bisogna conoscere il suo cibo», dice Andrés. L'obiettivo è celebrare la vita, condividere questa avventura e procedere in questa (ri)scoperta della terra d'origine dello chef insieme alle figlie, in un progetto di conoscenza e vicinanza che si muove intorno alla tavola, il luogo dove amici e persone appena conosciute si incontrano e condividono la vita con gioia. Da segnalare anche il premio Outstanding Lifestyle Program andato a Eat This With Yara di AJ+ che segue Yara Elmjouie in un viaggio attraverso le strade e i cibi del mondo, accendendo i riflettori sulla giustizia sociale mediante la lente della tavola.
Chi è José Andrés
Nato nella Asturie, José Andrés ha cominciato la sua vita dietro ai fornelli a 15 anni, alla scuola di cucina a Barcellona. Un passaggio a elBulli, tra i ristoranti più importanti al mondo (oggi diventato museo) lo segna in modo indelebile. Emigra in America a 21 anni con 50 dollari in tasca, e da lì comincia la sua avventura, un vero sogno americano che lo vede, oggi, a capo di più di 30 ristoranti negli Usa, diversi per stile e concept. Premiato con Stelle Michelin e riconoscimenti per la sua cucina, lo chef ha un'enorme influenza nel mondo non solo della ristorazione grazie al progetto umanitario World Central Kitchen, organizzazione no-profit che ha fornito milioni di pasti alle persone bisognose. Iniziativa che lo ha reso un interlocutore di politici e potenti di tutto il mondo, come il Presidente Barack Obama, che gli ha conferito la National Humanities Medal.
The World Central Kitchen
Nata nel 2010 per rispondere all'urgente esigenza alimentare di una Haiti devastata dal terremoto, la World Central Kitchen è approdata, nel corso degli anni, nei quattro angoli del mondo, ovunque ci fosse necessità di cibo e generi di primo conforto per guerre, disastri naturali o sociali. Le cucine da campo allestite da WCK hanno saputo offrire in questi anni una risposta immediata e concreta all'emergenza alimentare, servendo circa 20 milioni di pasti caldi. Vincitore del Basque Culinary World Price per il suo impegno durante la pandemia di Covid, Andrés solo pochi mesi fa ha ripercorso il suo impegno con un ricettario nato per raccogliere fondi per la sua organizzazione no-profit. Un volume che riunisce piatti, immagini, storie che ha incontrato in 5 anni di attività, tra il 2017 (quando l'uragano María ha colpito Porto Rico) e il 2022 (segnato dall'uragano Fiona, sempre a Porto Rico), dal titolo The World Central Kitchen Cookbook: Feeding Humanity, Feeding Hope - che tradotto suona come Nutrire l'umanità, nutrire la speranza.