Premio Montiferru. I risultati di uno dei più antichi concorsi oleari nazionali e l’esempio della Sardegna dell’extravergine

10 Mag 2018, 15:30 | a cura di

Si tiene da molti anni nel piccolo borgo di Seneghe, nella regione del Montiferru-Sinis, uno dei più antichi concorsi oleari d'Italia. E non è un caso, perché proprio la Sardegna custodisce una tradizione olearia che negli ultimi tempi sta trovando la strada giusta verso produzioni di qualità. I premiati dell'edizione 2018. 


L'extravergine nella storia del Montiferru-Sinis

A pochi chilometri da Oristano e da zone ricche di storia millenaria come la necropoli nuragica di Mont’e Prama si trova il lillipuziano comune di Seneghe, immerso tra boschi, uliveti e piccoli torrenti. Uno scenario ricco di fascino che fa pensare a distanze siderali dal famoso mare sardo, che invece si trova a poche decine di chilometri. Siamo infatti nel cuore della subregione del Montiferru-Sinis e in questo contesto, nonostante le dimensioni ristrette del paese (appena 1700 abitanti), si sviluppa un fermento culturale che abbraccia tutto l’anno e che vede nel Carnevale e nel Settembre dei Poeti i due momenti principali di festa e convivialità. Qui il concetto di cultura e di storia però va di pari passo con l’olio extravergine che da sempre ha un importante ruolo economico e sociale e che ha sempre visto la presenza di “prentzas” ovvero dei frantoi oleari.

In questo contesto di fortissimo legame con storia e tradizioni, da 25 anni ha trovato il suo naturale spazio uno dei più antichi concorsi oleari italiani, il premio Montiferru. Nato come concorso regionale, e diventato da una decina d’anni una rassegna che coinvolge produttori da tutto il mondo, il Montiferru si propone di promuovere e valorizzare i migliori oli extravergine prodotti in Italia e all’estero, cercando di valorizzare al tempo stesso il meglio della produzione regionale.

 

L’extravergine sardo

Proprio per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si denota negli ultimi 5-7 anni un incremento notevole della qualità delle produzioni. L’osservatorio privilegiato della guida Oli d’Italia ci ha permesso di evidenziare proprio questo aspetto. Da anni, infatti, le degustazioni ci stanno regalando un panorama qualitativo di assaggi che, nel rapporto qualità/quantità con altre regioni italiane, si inserisce perfettamente in un contesto di sempre maggiore attenzione nella cura di uliveti e di aggiornamento degli impianti di estrazione. Importanti realtà produttive regionali si stanno sviluppando acquisendo terreni in disuso e recuperando piante abbandonate, cercando di non seguire la finta (e controproducente) moda di colture superintensive, ma valorizzando le straordinarie varietà locali (bosana, semidana, nera di Oliena, tonda di Cagliari etc…) che da sempre caratterizzano la produzione di olio in questa regione.

Le problematiche di cui soffre “l’uliveto Sardegna” infatti sono le stesse che ritroviamo nel resto d’Italia: il crescente abbandono degli uliveti, l’esigua produzione in rapporto ad altre zone olivicole d’Europa e del resto del mondo e la conseguente pressione da parte di chi vuole spingere verso coltivazioni superintensive che in Italia non trovano alcuna ragion d’essere sia per motivi di spazi che per ragioni economiche legate alla presa di coscienza di investimenti fallimentari dopo una ventina d’anni dalla messa a dimora delle piante. Qui in Sardegna hanno cominciato a capirlo, ed ecco che avanzano dinamiche come il recupero e la cura di terreni, così come l’installazione di impianti oleari d’avanguardia.

 

Il Premio Montiferru

Qui sotto i principali premiati alla 25esima edizione del Premio Montiferru, mentre per le Menzioni d’Onore e le Gran Menzioni si può consultare il sito della manifestazione.

 

Migliori Dop/Igp

  1. De Carlo – Tenuta Arcamone (Puglia)

  2. De Carlo – Tenuta Torre di Mossa (Puglia)

  3. Masoni Becciu – Cuncordu (Sardegna)

 

Migliori Biologici

  1. Masoni Becciu – Olio Extravergine di Oliva (Sardegna)

  2. Vincenzo Marvulli – Cenzino (Basilicata)

  3. Il Casalone Vignoli – Correggiolo (Toscana)

 

Migliori Monocultivar

  1. Il Casalone Vignoli – Maurino (Toscana)

  2. I Greppi di Silli – Proxima Saecvla (Toscana)

  3. Fonte di Foiano – Frantoio (Toscana)

 

Migliori Pluricultivar

  1. Giuliana Puligheddu – Ghermanu (Sardegna)

  2. Boni Francesca – Athos (Lazio)

  3. Su Molinu – Gariga Ruju (Sardegna)

 

Migliori Frantoiani

  1. Frantoi Cutrera – Primo Dop (Sicilia)

  2. Oleificio Fam – Ravece Monovarietale (Campania)

 

Migliori Internazionali

  1. Almazaras de la Subbetica – Rincon de la Subbetica (Spagna)

  2. Knolive Oils – Epicure (Spagna)

  3. Almazaras de la Subbetica – Parqueoliva Serie Oro (Spagna)

 

Miglior Confezione

I Greppi di Silli – Proxima Saecvla (Toscana)

 

Premio Hermanu

Il Casalone Vignoli – Correggiolo Bio (Toscana)

 

www.premiomontiferru.it

 

a cura di Indra Galbo

 

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