Il prossimo 5 ottobre a Verona andrà in scena la 32° edizione del Premio Masi ideato dal produttore Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola. Sette i premiati per le tre categorie storiche. “Il Grosso d’oro Veneziano” va a Marjane Satrapi, scrittrice iraniana famosa per i racconti a fumetti “Persepolis”. Motivazione? L' impegno nella difesa dei valori universali di libertà, giustizia e integrità umana, attraverso la denuncia della repressione del regime in Iran. Lo scorso anno lo aveva vinto la scrittrice trevigiana Kuki Gallmannche con la sua fondazione si occupa della salvaguardia ambientale del Kenia. Il premio Internazionale per la “Civiltà del Vino” va, invece, ai promotori del progetto “Le vigne di Venezia”, ovvero i produttori Bisol, Michel Thoulouze e Flavio Franceschet. Infine i riconoscimenti “Civiltà Veneta” che ogni anno vengono consegnate a tre personalità della Regione che si son distinte nel mondo per idee e progetti. I prescelti 2013 sono l’imprenditore tessile Giovanni Bonotto che ha introdotto nel suo settore il concetto di “fabbrica lenta”, recuperando antiche tecniche di produzione del territorio e dimostrando che l’artigianato d’arte può garantire un futuro all’imprenditoria italiana; il neuro-scienziato Giacomo Rizzolati che è entrato nel gotha degli scienziati con l’individuazione dell’esistenza nel cervello dei neuroni specchio, base scientifica dell’empatia tra esseri umani; e il giornalista-scrittore-diplomatico Sergio Romano che con imparzialità e costanza si è affermato come interprete di riferimento delle vicende italiane e internazionali degli ultimi sessant'anni. Saranno loro a firmare la maxi botte di Amarone, ormai diventata simbolo dell'evento. E ad aggiudicarsi, a loro volta, una botte della Docg veronese da 105 ettolitri.