Laudemio
Nel Medioevo era il fiore del raccolto, la parte destinata alla tavola dei nobili. Dagli anni '80 invece, il Laudemio è un marchio dell'olivicoltura italiana che riunisce 21 produttori toscani sotto questo nome, con un disciplinare rigido e attenti controlli di qualità. A creare questa realtà è stato Vittorio Frescobaldi, che insieme alla moglie Bona sceglie di realizzare una bottiglia unica per tutte le aziende coinvolte, dalla forma particolare, simile alle confezioni di profumo. Fra le ferree regole del disciplinare c'è l'obbligo di frangitura entro le 3 ore dalla raccolta, per garantire la migliore riuscita del prodotto e una maggiore quantità e qualità di profumi e aromi, e non finisce qui. Appositi organismi di controllo e due commissioni di degustazione provvedono alla selezione finale: solo l'extravergine migliore infatti potrò fregiarsi del marchio Laudemio.
Il concorso
A capo del Consorzio oggi c'è la figlia Diana, che durante il convivio tenutosi il 1 dicembre scorso da Felix Lo Basso a Milano ha deciso di lanciare un'iniziativa per valorizzare l'olio extravergine di oliva di qualità. Si tratta di una competizione rivolta agli chef italiani, volta a promuovere e diffondere la cultura dell'olio buono. I cuochi sono infatti chiamati a raccolta per proporre piatti gourmet utilizzando al meglio l'extravergine, non solo come grasso o condimento ma come ingrediente della ricetta a tutti gli effetti. A presiedere il concorso, Fausto Arrighi, critico enogastronomico e già direttore della guida Michelin Italia per 35 anni. Saranno 8 in tutto le cene del contest, rivolte a tutti e ospitate in altrettanti 8 ristoranti di livello per una gara itinerante che parte da Roma il 25 gennaio all'Aroma con Giusepe di Iorio, passa per Bologna, Milano, Napoli e si conclude a Venezia. Con una kermesse di professionisti di tutto rispetto che vede coinvolti, oltre a di Iorio, Agostino Iacobucci dei Portici di Bologna, Marco Stabile di Ora d'Aria a Firenze, Marcello Trentini del Magorabin di Torino, Nobuya Niimori di Sushi B, Andrea Aprea del Vun di Milano, Salvatore Bianco de Il Comandante di Napoli e Massimo Livan dell'Antinoo's Lounge & Restaurant di Venezia.
Dopo la prima fase, la giuria dovrà eleggere i tre piatti finalisti – un antipasto, un primo e un secondo – e gli chef vincitori saranno chiamati a preparare un menu per la cena di gala prevista per l'autunno 2017 a Milano.