L'Associazione
Nessun individualità, niente egocentrismi: per sviluppare insieme al meglio tutto il potenziale del comparto gastronomico italiano, gli chef della Penisola si sono alleati, lavorando fianco a fianco per ottenere grandi risultati. Tutto ha inizio a fine luglio 2015, con la presentazione del Food Act, un piano di azioni in 10 punti pensato per la valorizzazione della cucina italiana. “Un patto tra le Istituzioni e il mondo della cucina di qualità. Un'azione di squadra, di sistema per lavorare meglio sulla valorizzazione del Made in Italy”, come lo aveva definito l'ex Ministro Maurizio Martina. Una realtà senza scopo di lucro che si è fortificata durante Expo2015, e che il 12 ottobre 2016 ha dato vita a una vera associazione, con notaio, presidente e vicepresidente, soci onorari e il resto, sotto l'occhio attento di Martina. Si chiama Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto e si impegna a rappresentare il meglio del settore in ogni suo aspetto: dalla terra alla tavola, dal grande ristorante al bar, passando per pizzerie, gelaterie, riuniti sotto lo slogan “L'eccellenza fa la forza”.
Il riconoscimento
La forza degli ambasciatori è stata riconosciuta anche dall'Accademia Italiana della Cucina, con il premio “Orio Vergani”, a testimonianza dell'intensa attività svolta nel tempo. Un riconoscimento dal doppio valore, perché l'Associazione ha scelto di mettere a disposizione il premio di 10mila euro per una microimpresa della filiera agroalimentare specializzata in produzioni di alta qualità che evidenzino il ruolo della tipicità territoriale, oppure una realtà specializzata in servizi destinati al canale della ristorazione italiana. Oltre al compenso economico, verrà fornita all'azienda vincitrice anche una consulenza di progetto da parte di due tutor dell'associazione.
Il bando
Nasce così il bando Premiare l'Eccellenza, in collaborazione con l'Accademia Italiana della Cucina. L'obiettivo? Coniugare due esigenze specifiche. Innanzitutto, i bisogni dei piccoli produttori di nicchia che trovano maggiori difficoltà nello sviluppo dei canali di distribuzione e promozione, e poi quelli degli chef e ristoratori che hanno sempre più bisogno di interlocutori in grado di soddisfare i loro alti standard qualitativi. Chi volesse partecipare, può presentare il progetto compilando una scheda di ammissione valida per la preselezione, dimostrando di avere i requisiti necessari e descrivendo nei dettagli l'azienda e l'offerta. Per iscriversi, è necessario essere un'azienda composta da meno di 10 persone e con un fatturato annuo non superiore ai 2 milioni di euro (questo si intende per “microimpresa”).
La giuria
Ad analizzare le iscrizioni, una giuria composta da cinque membri, incluso il presidente Cristina Bowerman: quattro indicati dall'Associazione e uno scelto dall'Accademia. I giudici esamineranno la struttura dell'azienda e il progetto presentato da ogni realtà, con il programma che si intende sviluppare per consolidare il proprio prodotto o servizio. Dopo la prima fase di scrematura, solo un 30% massimo delle domande ricevute accederà al secondo passaggio, in cui la giuria potrà richiedere interviste con le aziende selezionate e ulteriori approfondimenti. Infine, verrà decretato il vincitore del bando, che potrà usufruire dei 10mila euro messi a disposizione e della consulenza gratuita per lo sviluppo del proprio progetto.
Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 16 novembre. Per iscriversi: www.ambasciatoridelgusto.it/progetti/bando/
a cura di Michela Becchi