La pizza in teglia di Angelo Iezzi
A Roma è stato uno dei pionieri della rivoluzione della pizza a taglio, quando molti anni fa (era il 1987), nel laboratorio di Angelo e Simonetta, si cominciava a ragionare di selezione delle farine, alta idratazione e lunga lievitazione, per ottenere un impasto (maturato a freddo) che ancora oggi è di certo uno dei migliori d’Italia in termini di leggerezza e fragranza. Da allora Angelo Iezzi di strada ne ha fatta, moltiplicando le sue attività in città – compresa una scuola nazionale di pizza fondata nel 1992 in zona San Basilio - forte dei riconoscimenti ottenuti per la pizza in teglia di via Nomentana (2 rotelle per la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso) ed esportando il know how, per esempio a Dubai, dove per l’International Centre for Culinary Arts forma giovani allievi desiderosi di apprendere i segreti dell’impasto secondo “il metodo Iezzi”. Prima ancora, con le sue farine, era atterrato a Seul, dove in 8 anni i suoi insegnamenti hanno formato alla professione oltre 300 aspiranti pizzaioli asiatici. Sarà anche per questo, anche se il merito spetta principalmente al prodotto che c’è in teglia, che l’accoglienza oltreoceano è stata tanto calorosa.
PQR a New York
Da un paio di giorni la pizza a taglio di Angelo Iezzi attira una folla di newyorkesi curiosi di assaggiare la pizza quadrata romana, PQR come recita l’insegna del locale inaugurato al 1631 di Second Avenue, nel cuore di Manhattan: “Abbiamo trovato uno spazio bellissimo, nella zona più centrale della città, mi chiedono tutti come sia stato possibile. Qui gli spazi commerciali sono piccoli, noi possiamo contare su 140 metri quadri di negozio e altrettanti al piano inferiore, per il laboratorio. Così abbiamo allestito anche una saletta per il consumo sul posto, da 35-40 coperti: una rarità!”. Da tempo Angelo – “the great roman pizza master” come titola ora la stampa locale, particolarmente benevola pure quando qualche mese fa si è trattato di accogliere Gino Sorbillo – aveva intenzione di esportare la sua pizza a New York: “L’incontro con Fabio Casella è stato provvidenziale, insieme abbiamo deciso di fondare una società che speriamo ci permetterà di crescere con il format. Valutiamo l’accoglienza dei primi mesi, ma l’intenzione è quella di aprire almeno 2-3 punti vendita in città, e poi guardare altrove in America”.
L’alleanza con Fabio Casella
Fabio Casella, del resto, la scena newyorkese ha avuto modo di conoscerla bene negli ultimi anni: con suo fratello Ciro, da Salerno ha portato in città la tradizione di panuozzi e pizza napoletana. Era il 2010, anno d’apertura del primo locale a marchio San Matteo Pizza &Espresso Bar: oggi l’impresa conta altre due attività, sempre a Manhattan, Il Salumaio e San Matteo Pizzeria e Cucina, aperta nel 2015, ma il core business resta in Second Avenue, dove i fratelli Casella hanno esordito, non distante da PQR. A New York Angelo starà ancora per qualche giorno, ma la squadra al lavoro da PQR è tutta italiana e ben avviata al metodo Iezzi: “Con me sono arrivati il mio braccio destro e due giovani pizzaioli che ho formato perché si prendano cura del locale nei prossimi mesi. Voglio che il prodotto sia identico a quello romano, e anche grazie alla facile reperibilità di prodotti di alta qualità sul mercato americano ci stiamo riuscendo”.
La pizza di PQR
Si apre dalle 11 alle 22, nel weekend fino all’1 di notte, e il primo giorno d’apertura ha subito dato un’idea di quel che sarà, “abbiamo finito tutto”, ammette Angelo stanco, ma soddisfatto. Al banco ruoteranno una trentina di proposte, mai meno di 15 per volta: “Porto a New York la mia semplicità, farine italiane, ottimi ingredienti per il topping, creatività. La pizza che ha fatto impazzire i primi clienti? Uva in cottura, prosciutto crudo, brie e tartufo”. Ma ci sono anche la ripiena in crosta di patate farcita con la porchetta, la pizza con melanzane alla parmigiana, l’amatriciana, la pizza all’arrabbiata: “Non voglio fare concessioni al mercato locale, da noi non troverete mai la pizza pepperoni, mi rifiuto. Dobbiamo portare la nostra verità, non metterci in competizione con gli altri”. Tra qualche giorno arriveranno anche i supplì gastronomici, poi le crocché, “omaggio ai nostri partner campani”. Il prodotto è di qualità, la posizione favorevole: “Siamo al centro di un quadrilatero che comprende ristoranti e pub a breve distanza. La sera, dopo il pub, concludere in bellezza con un trancio di pizza potrebbe essere un’ottima idea”. L’avventura americana di Angelo Iezzi sembra iniziata nel migliore dei modi.
PQR – New York – 1631, Second Avenue, Manhattan – www.pqr-nyc.com
a cura di Livia Montagnoli