Isabella Potì di Bros contro gli hater: "Nel 2025 ancora attacchi sull'aspetto fisico"

24 Gen 2025, 09:29 | a cura di
La chef salentina di Bros' denuncia su Instagram un odiatore che l'ha attaccata per "il corpo alla Meloni" e sprona le colleghe: "Non fatevi fermare"

Isabella Potì contro gli attacchi degli hater. La chef di Bros’, il locale di cui è la frontwoman con il compagno Floriano Pellegrino e che proprio negli ultimi giorni ha fatto notizia per l’improvvisa chiusura con annuncio di riapertura non si sa quando e non si sa dove, ha aperto un nuovo fronte, postando su Instagram un suo sfogo contro un disgustoso attacco da parte di un utente su un suo profilo social. L’uomo, di cui lei pietosamente copre il nome, la attacca per un video di American Express in cui si dice che è “impossibile ignorare che Potì si sia saputa giocare al meglio una vittoria nella lotteria della genetica. Il suo aspetto, associato al talento, l’ha resa un’icona che buca lo schermo e cattura l’attenzione”. Una chiave di lettura che non convince il figuro, che così si sfoga: “Lotteria della genetica? Ha il fisico della Meloni. Però la Meloni è più bella”. Un modo gratuito per offendere due donne in un colpo solo.

 

Isabella Potì

Potì, 29 anni e due figli, è amareggiatissima. “È come se esistesse un pregiudizio radicato – ci dice - secondo cui una donna non possa essere bella e, allo stesso tempo, competente. Personalmente, ho sempre affrontato questa contraddizione con serenità, ma anche con determinazione: il mio valore non è qualcosa che dipende da come appaio, ma da ciò che creo, dalla passione e dall’impegno che metto nel mio lavoro. Non è facile, ma penso che ogni donna che sceglie di sfidare questi preconcetti contribuisca a ridefinire i parametri della nostra società”.

Ma la bellezza e la cura della propria immagine possono davvero inquinare la percezione dei contenuti di una donna?

“Purtroppo sì, ma non è colpa della bellezza. Il problema nasce dalla tendenza della società a ridurre le donne a una sola dimensione. Come ha detto Chimamanda Ngozi Adichie, siamo complesse, possiamo essere belle, intelligenti e anche ambiziose, tutto nello stesso momento. Non dobbiamo rinunciare a una parte di noi stesse per essere prese sul serio. Per me, la bellezza è un modo per esprimere chi sono, ma non ha mai definito il mio lavoro o la mia visione. Il mio scopo è creare qualcosa di autentico, che lasci un segno, e questo va ben oltre l’apparenza”.

Come ha imparato a gestire questi pregiudizi? Ignorare? Denunciare?

“Ho capito che non devo dimostrare nulla a nessuno, se non a me stessa. Come ha detto Michelle Obama, ‘Quando ci abbassano, noi ci eleviamo.’ Ho scelto di concentrarmi sui contenuti e di non farmi distrarre da chi tenta di spostare il focus sull’apparenza. Il mio lavoro, la mia squadra, la mia famiglia: questi sono i pilastri che mi danno la forza di andare avanti. Ogni critica, ogni attacco, non è altro che un’opportunità per riaffermare il mio valore attraverso quello che faccio”

Isabella Potì il giorno del suo 29° compleanno

l mondo della gastronomia è così patriarcale?

“Il patriarcato è una realtà, non solo nella gastronomia ma in molti settori. Però credo che la gastronomia stia cambiando, e questo grazie alle donne che, ogni giorno, scelgono di non accettare più certe regole non scritte. Non nego che ci siano stati momenti difficili, ma ogni passo in avanti che ho fatto è stato un passo verso un cambiamento più grande. Voglio che le nuove generazioni di donne chef vedano questo settore non come un ostacolo, ma come un’opportunità. Siamo qui per riscrivere le regole, e ci stiamo riuscendo”.

Lei ha le spalle larghe. Ma cosa dire alle giovani chef che dovessero trovarsi in situazioni simili?

"Vorrei dire loro di non avere paura di essere sé stesse, di non lasciarsi intimidire. È importante sapere che il successo non si misura in base all’opinione degli altri, ma in base alla fedeltà a ciò che siamo e ai nostri sogni. Come ha detto Beyoncé, ‘La bellezza è una forza, ma il nostro vero potere risiede nelle nostre azioni”. Non devono mai dimenticare che ogni critica, ogni sfida, è solo un’ulteriore occasione per dimostrare il proprio valore. Voglio che sappiano che non sono sole, che c’è una rete di donne pronte a sostenerle e a camminare al loro fianco”.

Lei è madre, chef, imprenditrice. Il tutto a soli 29 anni.

“Essere madre mi dà una prospettiva diversa su tutto: mi insegna ogni giorno a essere paziente, a trovare equilibrio e a mettere amore in ogni cosa. Essere chef e imprenditrice, invece, mi spinge a innovare, a creare, a lasciare un segno. Non vedo questi ruoli come separati, ma come parti di un tutto. La mia vita non è perfetta, ma è autentica, e questo è ciò che conta di più”.

 

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