«Basta ad approccio ideologico. L’Europa deve tornare a svolgere una funzione politica di analisi e soluzione dei problemi e non solo burocratica». Sono le parole del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida nella conferenza stampa organizzata al Masaf sui risultati dell’Agrifish del 26 febbraio a Bruxelles.
«Nel clima surreale di una città assediata dai trattori e bombe carta lanciate ovunque» racconta Lollobrigida «abbiamo presentato un documento strategico per indicare la strada e correggere le criticità e gli errori che l’Europa fino ad ora ha compiuto attraverso una Pac scritta male. Una battaglia che portiamo avanti da 16 mesi e non solo nelle ultime settimane sotto la pressione degli agricoltori».
Che cosa dice il documento
In particolare, nel documento presentato a Bruxelles si parla di semplificazione della Pac; garanzia del giusto prezzo, fuori dalla mentalità dei sussidi e di «un’Europa che paga per non produrre»; reciprocità degli accordi commerciali, ovvero stesse regole per i prodotti europei e per quelli importati per non creare concorrenza sleale, come nel caso ultimo del Mercosur.
Sul tavolo anche il tema della gestione del rischio: «un modello sbagliato e da cambiare» secondo il Ministro, visto il numero esiguo di assicurati, nonostante i tanti danni legati al cambiamento climatico. Da rivedere anche la gestione della fauna selvatica, dagli ungulati per cui serve un piano di abbattimento al granchio blu. Sulla messa a riposo dei terreni invece, si punta ad incentivare soluzioni alternative per salvaguardare l’ambiente: «Non ha senso» tuona il Ministro «obbligare l’agricoltore a mettere a riposo parte della propria superficie aziendale».
Relativamente al settore vitivinicolo, il documento si sofferma sui tempi di autorizzazioni e reimpianto dei vigneti: «I limiti temporali per autorizzazioni e reimpianto» si legge nel documento «devono essere eliminati o ampliati di almeno 8 anni, in modo da consentire ai viticoltori di disporre di maggior tempo per realizzare gli investimenti, anche in considerazione delle difficoltà legate all’attuale contesto socio-economico». Inoltre, si chiede di «inserire anche l’estirpazione di un vigneto per problemi fitosanitari, il suo reimpianto e la copertura dei costi per il mancato reddito tra gli interventi da finanziare».
Agricoltura protagonista al prossimo Vertice Ue
Al documento italiano, è seguita una lettera destinata alla Commissione Ue che l’Italia ha firmato assieme agli altri Stati membri. «Una lettera» dice Lollobrigida «in cui chiediamo alla Commissione europea di fare passi avanti concreti per rispondere alle istanze del comparto agricolo, in linea con i punti che l’Italia ha presentato lunedì alla riunione dei ministri dell’agricoltura a Bruxelles».
Il prossimo appuntamento europeo decisivo per il settore sarà quello del 21 e 22 marzo, quando si terrà a Bruxelles il vertice dei primi ministri europei, in cui, sottolinea Lollobrigida «grazie alla presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni è stato inserito il punto agricoltura, facendo tornare questo settore al centro del dibattito europeo».