Chi ha paura di Dave Portnoy? Nel vivacissimo mondo della pizza a New York praticamente tutti. Un suo morso può cambiare il destino di una pizzeria, dall’inferno a paradiso, e nel caso ritorno. Portnoy infatti è un imprenditore e “socialite”, reso noto peraltro dal blog Barstool Sports, che raccoglie notizie pop e spesso trash. Ma è anche, dal 2017, l’autore di One Bite Pizza Reviews, una serie su Youtube in cui assaggia pizze a New York e in tutto il mondo e le valuta con un punteggio da 1 a 10, dopo averne commentato con fare definitivo i vari aspetti: cornicione, elasticità, condimento eccetera. Raramente Portnoy appare entusiasta e i punteggi alti sono piuttosto rari, ma quelli che strappano una promozione spesso godono di un’impennata di popolarità, diventando virali soprattutto tra i consumatori più giovani, che seguono maggiormente Portnoy.
Litigi continui in un sol boccone
Detto che non è dato sapere quali competenze abbia Portnoy per appancarsi a giudice delle pizzerie, né quale autorevolezza abbia per costruirne fortune e sfortune attraverso un solo morso (“one bit”, appunto), il suo talento da polemista comunque lo precede, uno po’ come uno Sgarbi della pizza, uno che ama non farsi amare. E anche per questi modi rudi e arroganti molto spesso i pizzaioli bocciati dal suo giudizio non la prendono bene. Qualche settimana fa Charlie Redd, proprietario di Dragon Pizza a Somerville, in Massachusetts, non ha accettato il fatto che Portnoy descrivesse la sua Margherita come “un pasticcio floscio” e “la peggiore pizza d’America” e i due non se la sono mandati a dire, con toni sovente minacciosi.
Omofobo, misogino, politicamente scorretto
Ma il fatto è che Portnoy è un personaggio decisamente controverso. Populista, elettore di Trump e trumpiano negli atteggiamenti, contrario ai lockdown per il Covid, politicamente scorretto, apertamente razzista, omofobo, misogino, antisindacalista, usa i social con spregiudicatezza e ha avuto in passato numerosi problemi legali. Nel 2021 la rivista Business Insider lo ha accusato di molestie sessuali ai danni di alcune donne, che avrebbe filmato senza il loro consenso, lui ha provveduto a querelare la testata ma la causa è stata archiviata. Insomma, una persona sgradevole, sempre dalla parte sbagliata della storia.
One Bite Pizza Festival, successo o flop?
Non c’è dunque da sorprendersi che, quando Portnoy ha lanciato la prima edizione della rassegna One Bite Pizza Festival che si è svolta pochi giorni fa a Brooklyn radunando i suoi locali prediletti, l’evento ha immediatamente diviso la comunità gastronomica americana. Molti autorevoli critici, come lo chef e food writer J. Kenji Lopez-Alt e l’influencer Joe Rosenthal hanno sconsigliato le pizzerie a partecipare alla rassegna, suggerendo che la cosa le avrebbe messe in cattiva luce. Qualche giorno fa su NJ.com, Jeremy Schneider si è chiesto: “Perché le pizzerie di NJ sostengono il bullo misogino Dave Portnoy?” e ha chiesto alle aziende di abbandonare il festival. Che peraltro è stato criticato anche per i prezzi assurdi. I biglietti costavano centinaia di dollari, e anche se davano diritto ad assaggiare tutte le pizze presenti, in molti si sono chiesti quanta pizza bisognasse ingurgitare perché diventasse un buon affare, considerando che non si poteva nemmeno bere alcol. Malgrado questo in 5mila sono andati a Brooklyn per l’evento e molte pizzerie hanno sfoderato le loro migliori ricette per l’occasione. Perché Portnoy ha oltre un milione di follower su Youtube, tre su Twitter e 4,5 su Instagram ed è meglio tenerselo buono. Anche perché morde.