Non buttate il pane raffermo, fateci la pizza! La ricetta di Peppe Guida

23 Nov 2024, 09:37 | a cura di
Con il pane raffermo si possono realizzare molte ricette, lo chef Peppe Guida ci porta nel favoloso mondo del pane realizzando una gustosa pizza margherita

Il pane raffermo, o pane duro come lo chiama Peppe Guida (guarda Questa terra è la mia terra  su gamberorosso.tv), è sempre stato l’ingrediente principale dei piatti di recupero della tradizione contadina: dalla panzanella alla pappa al pomodoro, fino alla “cialledda” e pane cotto pugliesi fatto con verdure e pane bollito in brodo. Che sia sciapo in alcune regioni d’Italia come la Toscana. o anche con sale, o ancora realizzato con lievito madre o con grani antichi, il pane è l’alimento base che ci accompagna sin da piccoli. Negli ultimi anni i dati sullo spreco alimentare sono allarmanti ed è per questo che fare attenzione a non sprecare anche solo il pane può essere un atto utile per la propria salute ma anche per le tasche.

Come riutilizzare il pane

Il pane buono ha un costo e più alta è la qualità, meno si spreca e si spende, in effetti un ottimo pane può durare anche fino a una settimana. Per non sprecarlo, se si è comprata una quantità superiore alle aspettative di consumo, si può sempre tagliare a fette e surgelare, rinvenendolo all’occorrenza in forno, in microonde o anche in friggitrice ad aria, in quest’ultimo caso bastano anche solo tre/quattro minuti a 200 gradi per avere una bruschetta perfetta. Se non viene surgelato, il pane buono, anche dopo qualche giorno si può benissimo usare tant’è che il pane raffermo è diventato oggetto di studio della scienza. Come riporta il Corriere della Sera in questo articolo, il pane “vecchio” si trasforma, o meglio, al suo interno si crea una frazione di amido che non viene modificata e nemmeno digerita arrivando dritto all’intestino crasso e comportandosi come se fosse una fibra alimentare.

La pizza di pane di Peppe Guida

Tagliare a fette il pane con spessore di un centimetro e mezzo circa, ammollarlo leggermente in acqua (giusto “una calata d’acqua” come dice Peppe Guida), disporre le fette in una teglia, magari rotonda per rendere meglio l’idea della pizza, evitando di lasciare spazi vuoti tra una fetta e l’altra di pane. A questo punto, condirla come se fosse una pizza Margherita: riporre il fiordilatte tagliato a fette, aggiungere qualche pomodorino e la passata di pomodoro  - già conditi con sale - ricoprendo bene la superficie, aggiungere abbondante basilico, un giro d’olio e un pizzico di Parmigiano da spolverare. Informare tra 180-200 gradi per circa 15-20 minuti.

La ricetta completa è su gamberorosso.tv

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