Confezionata, ma di qualità. L’insalata di Orti di Venezia
Dal 2010 a Mira, in quell’ecosistema unico nel suo genere che è la laguna veneziana, gli Orti di Venezia sono schierati in prima linea per garantire un futuro al patrimonio culturale del territorio locale. E questo operando su livelli complementari, a partire dalla produzione di insalate confezionate di qualità – selezionate, sane, fresche e buone – fino ad arrivare alla mission dell’azienda guidata da Paolo Tamai con la consapevolezza di quanto sia necessario preservare la tradizione locale attraverso la memoria dei luoghi storici della laguna e della città di Venezia. Così parte del ricavato dalla vendita della linea di insalate confezionate è indirizzato a finanziare progetti culturali e iniziative di restauro, come quello – portato a termine - del celebre Gobbo di Venezia del mercato di Rialto.
Ma le idee sono molte, i cantieri da sostenere economicamente altrettanti. Ed è fondamentale l’aiuto di tutti. Ecco perché l’alleanza con lo chef Giancarlo Perbellini è tanto importante.
Fiori nel piatto. La ricetta di Perbellini
Da qualche tempo l’azienda veneta sta sperimentando la commercializzazione di insalate in busta con l’aggiunta di fiori edibili – dalle violette alle pansè - coltivati in serra presso le strutture di Mira seguendo procedure specifiche. Per tutto il mese di ottobre, l’incarto delle confezioni speciali arricchite con fiori (e disponibili anche presso il circuiti di supermercati Coop) porterà la firma stellata dello chef veronese, che ha scelto di sostenere il progetto Orti di Venezia regalando ai consumatori una ricetta ideata per valorizzare l’insalata con i fiori in chiave originale e gustosa. D’altronde Perbellini ha deciso già da qualche mese di farsi portavoce della bellezza della laguna, cimentandosi in prima persona sulla scena gastronomica locale alla guida del ristorante Dopolavoro sull’isola delle Rose, proprietà del gruppo Marriott.
Per il progetto Orti di Venezia, Perbellini elabora una Tempura di gamberi su insalata in fiore, sedano e parmigiano: parte del ricavato, come sempre, servirà per finanziare i buoni propositi dell’azienda, obiettivi condivisi con lo chef in nome della salvaguardia della Laguna.