La patatina speciale inventata quarant'anni fa in una casa di campagna

23 Feb 2025, 08:36 | a cura di
Da una ricetta d'infanzia alla grande distribuzione, la storia delle perle di zucca, la patatina che sta conquistando i palati dei più golosi

Questa è la storia di una zucca che si trasforma in patatina. Si svolge, più di quarant’anni fa, al confine tra le province dell’Emilia Romagna e della Lombardia in una bellissima casa di campagna immersa nel verde. Il racconto vuole che i nonni di Elena avessero l’abitudine, una volta terminato il raccolto di fine estate, di utilizzare una piccola parte delle zucche per affettarle sottilissime, buttarle nell’olio bollente fino a diventare croccanti e fare così la felicità dei nipoti che sgranocchiavano senza sosta queste sfoglie dal sapore dolce e salato. «Noi la zucca fritta l’abbiamo sempre mangiata - sorride Elena Malavasi che assieme al fratello Luca e alla madre gestisce l’azienda agricola La Rangona - è un sapore che appartiene alla mia infanzia e che ho cercato di portare a nuova vita».


La ricetta della patatina di zucca

Oggi Elena possiede dieci ettari seminati a zucca (la varietà è la violina) nelle campagne di Pilastri di Bondeno tra Ferrara a Mantova ed a deciso di impegnarsi per rendere quel ricordo goloso un prodotto da condividere con altri. «La terra dove viviamo è naturalmente vocava alla coltivazione di zucca - racconta - che viene usata soprattutto per il ripieno dei cappellacci ferraresi - ed io ho deciso di usarla anche per riproporre una vecchia ricetta della nonna». Si è costruita un laboratorio ed ha iniziato a provare scoprendo che non tutto era semplice come si ricordava. E l’umidità? Come toglierla completamente facendo in modo che la sfoglia non si bagni? E il colore? Come fare perché rimanga acceso? «Tre anni di prove di fritture ma alla fine ci siamo riusciti. Oggi la nostra patatina di zucca è come la voglio e come me la ricordo». Viene lavata, affettata sottilissima, disidratata, immersa ad alta temperatura in olio di girasole, che non altera il sapore, leggermente salata, lasciata essiccare ed imbustata in sacchetti trasparenti che ne mantengono la fragranza per oltre due mesi. «La ricerca non finisce mai, ma oggi quella patatina della mia infanzia rivive in quella che produco io. Continuo a studiare e nonostante una conservazione di oltre due mesi vorrei allungarle ancora un pò la vita».

La produzione della patatina

Il prodotto viene raccolto in stagione nel mese di luglio poi conservato in grandi cassoni al fresco per l’inverno. Elena oggi ne produce circa 60 mila sacchetti all’anno (il peso è di circa 70 grammi) che nelle tre diverse versioni - al sale marino, alle erbe e al tartufo - vengono venduti sul sito o a piccole referenze locali, anche se da poco si sono aperti alla grande distribuzione.


La zucca in cucina

Il loro utilizzo non è scontato: sicuramente possono essere usate come snack o aperitivo ma anche per “finire” un piatto, magari sbriciolate su un risotto o uno sformato, naturalmente di zucca. «Sono molto soddisfatta di questo prodotto - confida Elena - che è il risultato di un lavoro familiare, dal ricordo dei nonni alla realizzazione pratica con la mia famiglia. E visto che i sogni non finiscono ora c’è quello di trovare, un giorno, la mia patatina di zucca servita ad un aperitivo, magari a me e alla mia famiglia, in un luogo lontano da casa. Sarebbe bellissimo».

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