Al via la nuova campagna dell’Unione Europea a tema agricoltura e sostenibilità "Potatoes Forever!", promossa in Italia da UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate) e in Francia da CNIPT (Comité National Interprofessionnel de la Pomme de Terre) con l’obiettivo di informare il consumatore sulle buone pratiche del settore e mettere in evidenza le azioni degli agricoltori volte a rendere ogni fase produttiva sempre più sostenibile, riducendone l’impatto ambientale. La speranza è anche - specialmente per il mercato italiano - che ci sia una domanda maggiore di informazioni da parte dei consumatori sulle caratteristiche e le specificità delle diverse cultivar cosa che finora è abbastanza inesistente.
Conoscere le patate anche in Italia
La Ue ha deciso di finanziare questa nuova campagna, che durerà fino al 2025, affinché i consumatori possano comprendere meglio la sostenibilità di un alimento popolare come le patate, consumato da centinaia di anni in Europa, versatile in cucina e dai riconosciuti benefici nutrizionali.
Sei in particolare saranno i pillar che verranno sviluppati e sostenuti in questa campagna: la difesa della biodiversità, il rispetto del suolo e dell’acqua, le buone pratiche contro la perdita di cibo e lo spreco alimentare, l’importanza della tracciabilità della filiera produttiva e il supporto ai produttori della filiera.
Filiera e cultivar delle patate: più informazione e scelta
"Siamo fieri che questo progetto stia partendo, ancora una volta la filiera produttiva italiana punta ad acquisire valore agli occhi dei consumatori italiani ed europei - afferma il Presidente UNAPA Augusto Di Silvio - La possibilità di collaborare con la Francia, a cui siamo legati tradizionalmente oltre che per la vicinanza geografica anche per una fitta rete di interscambi commerciali, ci rende felici. I produttori di entrambi i Paesi mirano a rendere più consapevoli i consumatori delle scelte che fanno nel carrello della spesa. Abbiamo davanti a noi tre anni per spiegare quanto sia sostenibile la filiera delle patate e come il consumatore possa sostenere l’ambiente acquistando prodotti sicuri». La campagna Potatoes Forever! sarà sviluppata su più livelli: sarà attivato un sito informativo e alcuni canali social (Facebook, LinkedIn, Youtube), mentre nella seconda parte dell’anno verrà attivata una campagna promozionale nei punti vendita della grande distribuzione, per far scoprire ai consumatori italiani quanto sia variegato il mercato delle patate nel nostro Paese. Se si entra in un negozio di verdure in Francia e si chiede un chilo di patate, il negoziante chiederà: ma di quale cultivar le desidera? Se in Italia si chiede un chilo di mele, il verduraio chiede: quali vuole? Se invece si chiede 1 chilo di patate, difficilmente verrà data una scelta informata.
Il mercato europeo
La resa nell'UE è notevolmente superiore alla media mondiale (36 tonnellate per ettaro nell'UE contro 22 tonnellate per ettaro nel mondo), perché i produttori dell'UE sono in grado di utilizzare i terreni disponibili in modo più efficiente. Con una produzione media quadriennale 2017-2021 di circa 1,4 milioni di tonnellate di patate all'anno e circa 33.401 ettari investiti, l'Italia è tra i primi nove Paesi europei produttori di patate. Attualmente in Italia viene coltivata una quota rilevante di patate in regime di produzione integrata, certificata con il Sistema Nazionale SQNPI. Sono riconosciute, inoltre, sei denominazioni DOP e IGP, di cui le quattro principali sono presenti nel progetto. La produzione biologica, con circa 50.000 tonnellate, rappresenta una parte rilevante della produzione nazionale. Nei diversi disciplinari nazionali e regionali (SQNPI, DOP, IGP e Biologici), i produttori sono tenuti a garantire buone pratiche agricole nel rispetto dell'ambiente e della tracciabilità del prodotto.
Italia tra i primi produttori
La produzione italiana di patate (novelle, consumo fresco e trasformazione industriale) nel quadriennio 2017-2021 ha mostrato una stabilità fino al 2019, con un forte incremento nel 2020 e un nuovo calo nel 2021. Nel 2022 c’è stata un’ulteriore contrazione, con punte anche del 25% in pianura, a causa di avversità fitosanitarie, di eventi metereologici estremi, come la prolungata siccità, e della conseguente crisi idrica, facendo attestare la produzione a 1.045.542 tonnellate.
Nonostante tutto, confrontando un periodo di tempo di dieci anni, la produzione italiana risulta in ripresa: se nel 2013 sono state prodotte 941.740 tonnellate, nel 2022 invece le tonnellate sono cresciute fino a 1.045.542, a dimostrazione di come le pratiche agricole siano migliorate nel tempo.